7 Ottobre 2023

Pisa, Aquilani: “L’ultima gara ci ha lasciato qualche scoria. Spezia? Squadra costruita per la A”

Le parole di Aquilani in vista dello Spezia

Pisa Sporting Club

Aquilani, tecnico del Pisa, ha parlato in vista della trasferta con lo Spezia. Ecco le sue parole, raccolte da sestaporta.news:

Aquilani, che settimana è stata questa? 

Arriviamo avendo fatto una settimana buona, completa, in cui abbiamo lavorato bene. Ovviamente è stata una settimana difficile perché l’ultima partita ci ha portato qualche scoria, malumore e dispiacere. Dovevamo toglierci queste scorie e lavorare bene per focalizzare ciò che dipende da noi e non ciò che dipende dagli altri. Vedo tanti ragazzi motivati, lucidi e pronti per giocare una grande partita domani.

Come vede la sfida con lo Spezia?

Lo Spezia è una squadra costruita per andare in Serie A, composta da giocatori forti e un allenatore forte. Secondo me conta poco, conta che affrontiamo una squadra importante con una componente emotiva molto importante. Dobbiamo essere lucidi e consapevoli che, per ottenere il risultato, domani il 99% non basterà.

Si è fermato anche Arena? E’ qualcosa di grave?

Arena purtroppo è infortunato, ha avuto un problema alla caviglia, al legamento. Domani non ci sarà, ma dovrà essere valutato.

Un ‘derby’ atipico, qual è l’approccio della squadra?

E’ un derby e i derby hanno quella componente emotiva diversa. Andiamo a ricercare un po’ più di leadership e personalità, per capire i vari momenti all’interno delle partite. Le gare cambiano costantemente. La consapevolezza dei calciatori di migliorare sotto tutti i punti di vista, non solo tecnico-tattici, ma anche mentali. Questo è il nostro obiettivo.

Mentalmente la squadra come sta?

Ho trovato un gruppo di ragazzi eccezionali ed encomiabili. Ci stanno dando delle risposte importanti. Bisogna dare di più e a volte quel ‘di più’ va misurato. Se fai le cose bene tecnicamente ma corri meno non è sufficiente, bisogna trovare l’equilibrio per la giusta performance. Ognuno sa che dobbiamo dare quel qualcosa in più perché ce lo aspettiamo a livello di gioco e risultati. Se avessimo giocato bene col Cosenza avremmo avuto un aspetto emotivo diverso. Succedendo quello che è successo ci troviamo nella condizione opposta, fiducia più bassa, condizioni ambientali negative.

C’è poca presenza in area di rigore avversaria da parte degli attaccanti. Come si può ovviare a questo problema?

Le caratteristiche dei calciatori fanno la differenza. Bisogna valutare le caratteristiche dei calciatori che si hanno a disposizione. Capisco che questo dato venga tirato fuori, ma se si analizza che abbiamo giocato in 10 praticamente la metà del tempo è ovvio che si faccia difficoltà. Sicuramente, detto questo, la fase offensiva dev’essere più decisiva e incisiva, per mettersi nelle condizioni di essere più pericolosi.

E’ una gara spartiacque anche quella con lo Spezia?

Tutte le partite sono uno spartiacque, quella con il Cosenza lo era a livello emotivo. Venivamo da una scia positiva e venivamo da alcuni miglioramenti. La partita e il risultato ha creato un divario tra le cose positive e quelle negative.

Cosa va e cosa non va in sostanza?

Gli aspetti da migliorare sono tanti, in primis il capire come e quando fare determinate cose. I ragazzi ci stanno provando in tutti i modi, probabilmente non c’è ancora una percezione per capire quando, come e in che momento. E’ un processo di un lavoro e una metodologia e mentalità completamente diversa. Pensiamo ancora troppo, dobbiamo essere più sciolti. Per far bene ci vuole tempo. Pensiamo al Catanzaro, giocano bene e 11 giocatori vengono dalla Serie C. Credo che l’aspetto mentale sia più importante di quello fisico. Oggi l’aspetto fisico non è più un problema. Dobbiamo solo abbassare la testa, lavorare sodo e andare di più. Leggere la partita.

Vista la carenza di trequartisti ed esterni dovuta anche agli infortuni, sta valutando un cambio di modulo? Ha più attaccanti che trequartisti..

Senza dubbio. Quando abbiamo iniziato a costruire questa squadra avevamo  un certo tipo di giocatori. Alcune vicissitudini ci impediscono di fare il tipo di gioco che vorremmo. Non possiamo farlo semplicemente perché non abbiamo le caratteristiche e i giocatori a disposizione per farlo. Mi devo adattare alle caratteristiche dei giocatori che ho a disposizione, non spostando il concetto di una virgola per cui io sono qui in questa squadra.

Come sta Torregrossa? Come lo considera?

E’ un giocatore forte e non lo abbiamo purtroppo mai avuto. Ora sta bene, si sta allenando bene, si sente tanta responsabilità addosso ed è uno di quei giocatori che ci può dare leadership e personalità. Deve far gol e e aiutare anche i più giovani.

Quali dubbi ha alla vigilia? 

Capiremo chi potrà essere a disposizione. Probabilmente mancherà anche qualcun altro, non solo Arena, vediamo chi riusciremo a recuperare. Le sostituzioni sono importante tanto quanto chi scende in campo dal primo minuto. Prendiamo gol o subito oppure molto dopo. Sono fondamentali sia i cambi che l’undici di partenza.

Purtroppo il pubblico non ci sarà.

Ci rendiamo conto che questa piazza vive di emozioni. Gli stessi che non erano contenti sabato erano gli stessi che ci danno tanto di più rispetto a una piazza apatica. Abbiamo la fortuna di essere in un posto dove si vive di calcio. Se le cose non vanno bene ci sono aspetti negativi da gestire, ma se miglioriamo tutto questo si trasforma in qualcosa di molto importante.

Un allenamento aperto potrebbe essere una soluzione? 

Potrebbe esserlo, dobbiamo fare di tutto perché l’Arena sia un valore aggiunto. Ci penserò.  Sono sei mesi che non si vince in casa e questo ci sta penalizzando, e questo stadio so che ci può dare qualcosa in più. Il brusio e la gente che non è contenta mi porta a dare qualcosa in più. Mi porta a voler far cambiare idea.