Ascoli, Aglietti: “Dopo il Latina non abbiamo dormito la notte”
Alfredo Aglietti, tecnico dell’Ascoli, ha parlato alla stampa in vista dell’Entella. Ecco le sue dichiarazioni riportate dal sito ufficiale del club bianconero: “Abbiamo passato tutti una brutta nottata e una brutta domenica, col Latina era una partita praticamente vinta, ma che per ingenuità abbiamo pareggiato. Il passato non si può cambiare e dobbiamo proiettarci a […]
Alfredo Aglietti, tecnico dell’Ascoli, ha parlato alla stampa in vista dell’Entella. Ecco le sue dichiarazioni riportate dal sito ufficiale del club bianconero:
“Abbiamo passato tutti una brutta nottata e una brutta domenica, col Latina era una partita praticamente vinta, ma che per ingenuità abbiamo pareggiato. Il passato non si può cambiare e dobbiamo proiettarci a domani per riscattarci. Voglio dire però che sono amareggiato, dispiaciuto e deluso per aver letto sui giornali di situazioni non rispondenti al vero, come quella che a fine partita avrei tenuto la squadra a rapporto per mezz’ora, falso o anche che la partita l’abbiamo pareggiata per colpa di uno che non ha passato la palla. Ma chi ve le dice queste cose qui? O mi portate qua chi vi ha detto che ci sono tensioni nello spogliatoio oppure devo pensare che sia solo per destabilizzare il nostro ambiente. Sappiamo che dobbiamo fare meglio, ma nessuna tensione c’è mai stata finora né fra i ragazzi né fra lo staff, mai. Tutti dobbiamo aiutare una squadra nel momento di difficoltà non inventare tensioni e spaccature all’interno dello spogliatoio. Io un gruppo così unito di gente che vuole raggiungere l’obiettivo difficilmente lo ricordo. Ho letto di Cacia che ha fatto una sfuriata. Sia chiaro, Cacia, così come Giorgi, Mengoni, Augustyn con 300-400 partite sulle spalle se lo possono permettere, ne hanno la facoltà, anzi sono contento se si prendono la responsabilità di dire delle cose ai compagni di squadra; questi sono aspetti positivi in un gruppo, non negativi. Le notizie vanno verificate, sparare nel gruppo a caso non è neanche professionale. Poi le critiche ci stanno tutte, che Aglietti è scarso o che un calciatore ha sbagliato un gol, va tutto bene, ma da qui a dire cose che non rispondono al vero ce ne passa. Qui il responsabile sono io, non Gatto o Mignanelli che non hanno passato la palla. I ragazzi lasciamoli stare, qui nessuno vuole pensare all’io e se uno non ha passato la palla è perché non ha visto il compagno. Ci vuole equilibrio, invece dopo una vittoria siamo una squadra di carattere e dopo un pari o una sconfitta ci manca il carattere. Questa squadra viene esaltata e criticata per la stessa cosa. A volte si sbaglia, ma i ragazzi danno sempre il 100%, abbiamo dei limiti, dei difetti, ma anche dei pregi. E’ normale che dopo un 2-2 come quello di sabato si siano evidenziati solo gli aspetti negativi, ma va anche detto che in mezz’ora abbiamo creato 7-8 palle gol. Detto questo, in relazione alla gara di domani la rimonta subìta sabato o ci creerà tante difficoltà o ci farà fare una grande partita. Io sono convinto della seconda ipotesi perché vogliamo cancellare subito il pari col Latina. L’Entella è una squadra che conosco, sta continuando a far bene dopo quello che ha fatto l’anno scorso, è costituita da un gruppo di ragazzi straordinari, sono contento per loro ma, al di là dei sentimentalismi, siamo chiamati a vincere. Quello che abbiamo fatto sabato non si può cambiare, ma deve esserci di insegnamento. Un altro aspetto che nessuno evidenzia mai è che in questa squadra mancano sempre 5 giocatori, finora non abbiamo giocato con un undici tipo, invece si evidenziano solo le assenze nelle squadre avversarie. In questo momento c’è da stringere i denti e trarre il massimo da questa partita senza eccessive ansie, dobbiamo cercare di vincere la gara ma senza concedere contropiedi perché nell’Entella ci sono calciatori come Masucci, Caputo, Cutolo che possono far male. Dovremo reagire con una rabbia lucida e non accecante. Finora abbiamo vinto solo una volta in casa? Può anche darsi che sabato sia subentrata un po’ di ansia da vittoria casalinga. Ma va detto che il pubblico è stato spettacolare, un muro di gente che dopo i primi 10’ di sciopero ci ha spinti incessantemente, il fattore campo deve diventare il nostro aspetto vincente, cosa che finora non è stato per responsabilità nostra. Dovremo riuscire a trasformare il Del Duca in un fortino inespugnabile; il nostro campionato passa per le partite interne”.
FONTE: Ascolipicchio.com