Ascoli, Felicioli: “Non bisogna fare drammi dopo Salerno”
Gian Filippo Felicioli, terzino dell’Ascoli, ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue parole apprese dal sito ufficiale del club: “E’ stata una partita storta come ne possono capitare in un campionato, era già successo a Brescia, non dobbiamo fare drammi né abbatterci perché dobbiamo ripartire verso il nostro obiettivo. La classifica è corta e […]
Gian Filippo Felicioli, terzino dell’Ascoli, ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue parole apprese dal sito ufficiale del club:
“E’ stata una partita storta come ne possono capitare in un campionato, era già successo a Brescia, non dobbiamo fare drammi né abbatterci perché dobbiamo ripartire verso il nostro obiettivo. La classifica è corta e mancano ancora 10 partite e non dobbiamo più ripetere gli errori commessi domenica. Le prossime gare saranno dure e lo sappiamo, ma se giocheremo con l’atteggiamento avuto a Verona o quello che ci ha portato a collezionare undici risultati utili consecutivi, possiamo riprenderci. Con la Salernitana non c’è stato un errore di approccio perché nel primo tempo, pur fra mille difficoltà, abbiamo retto e chiuso sullo 0-0; prendere gol dopo soli 2’ del secondo tempo ci ha un po’ tagliato le gambe. Abbiamo sbagliato molte cose, ci hanno surclassati sotto tutti i punti di vista; è anche vero che non è semplice giocare in uno stadio come l’Arechi, magari qualcuno di noi era un po’ stanco, mi riferisco anche a noi ’97 che rientravamo dall’Under 20, ma la convocazione azzurra non deve mai essere una scusante alla brutta prestazione di Salerno.
Vestire la maglia della Nazionale è un onore e un orgoglio per qualunque atleta, ma da professionisti dobbiamo saper conciliare l’impegno in Nazionale con quello di campionato, seppur ci sia poco tempo per preparare la gara con il gruppo. Favilli? E’ un grande attaccante, ha realizzato già 7 gol e ha meritato ampiamente la convocazione e l’esordio in Under 21, gli auguro di continuare a fare bene con l’Under 21 e in campionato. L’Ascoli ha avuto il coraggio di investire sui giovani e di impiegarli, da questo punto di vista sta facendo un ottimo lavoro. In Italia l’unico esempio simile è quello dell’Atalanta. Per età media della squadra credo che l’Ascoli stia ottenendo ottimi risultati.
Sabato arriverà il Carpi di Castori, che, essendo di San Severino, conosce molto bene mio padre, hanno giocato insieme; è un grande allenatore, che ha portato la sua squadra in A. Il Carpi è una squadra esperta, che lo scorso anno ha giocato in A, corta, aggressiva, gioca molto sugli errori degli avversari, sulle ripartenze, quindi dovremo essere bravi nella gestione della palla, col palleggio possiamo metterli in difficoltà. Dobbiamo lasciarci alle spalle la sconfitta di domenica, rimboccarci le maniche e cercare di fare tre punti che diventano fondamentali. Giocando in casa, i tifosi si aspettano da noi una prestazione di qualità sul piano del carattere e tattico e noi vogliamo dare loro una gioia. Il futuro? Ad Ascoli mi trovo benissimo, è la piazza ideale per un giovane e mi piacerebbe restare un altro anno, ma è chiaro che non è una decisione che spetta a me. Per ora sono concentrato sull’obiettivo salvezza con l’Ascoli, poi in estate si vedrà”.
Fonte: ascolipicchio.com