Ascoli, Morosini: “Il mio pensiero va ai miei familiari. Ripresa? Complicato anche mentalmente”
MOROSINI ASCOLI – Leonardo Morosini, trequartista dell’Ascoli, è stato intervistato dal Corriere dello Sport. Ecco un estratto delle sue parole: “E’ una situazione d’emergenza e ci siamo precipitati dentro. Per me è anche paradossale, visto che sono lontano da casa. Il mio pensiero, essendo di Alzano Lombardo, uno dei paesi più colpiti va ai miei genitori, […]
MOROSINI ASCOLI – Leonardo Morosini, trequartista dell’Ascoli, è stato intervistato dal Corriere dello Sport. Ecco un estratto delle sue parole:
“E’ una situazione d’emergenza e ci siamo precipitati dentro. Per me è anche paradossale, visto che sono lontano da casa. Il mio pensiero, essendo di Alzano Lombardo, uno dei paesi più colpiti va ai miei genitori, a mio fratello e ai miei nonni, che stanno bene e lottano quotidianamente. E’ una partita non scontata che può non durare 90 minuti perché l’avversario non lo conosciamo. Ma la vittoria finale la determineremo noi. Ripresa? Sarà molto difficile sotto tutti i punti di vista, soprattutto a livello mentale, ma ci faremo trovare pronti. Campionato? A parte il Benevento, vedo una bagarre fino alla fine per tutti gli obiettivi. Lavoro a casa? Un calciatore ha bisogno di spazi ed è complicato fare lavoro aerobico e di forza. La cosa più difficile è sostituire la corsa, perché non puoi uscire di casa. Ma siamo professionisti e sappiamo come comportarci. Routine? Sveglia nè presto, nè tardi. Colazione e studio. Poi pranzo, un’ora e mezzo o due di allenamento. Infine si ammazza il tempo con tv e musica. Allenatori a cui deve di più? Javorcic è stato il mio maestro a livello giovanile. Tra i professionisti Novellino, Brocchi e Boscaglia mi hanno insegnato tantissimo. Giovani forti? Dico Scamacca e Frattesi”.