Ascoli, Pulcinelli: “Buchel e Eramo non fanno più parte del nostro progetto tecnico. Vendere? Solo dopo aver raggiunto la Serie A”
Le parole del Presidente dell'Ascoli in conferenza stampa.
Il Patron dell’Ascoli, Massimo Pulcinelli, ha parlato in conferenza stampa per commentare il la sessione di calciomercato estivo e l’avvio della nuova stagione. Di seguito le sue parole secondo quanto riporta picenotime.it:
“Le motivazioni di questa conferenza sono quelle di fare chiarezza su alcuni punti della società, molto spesso non sono presente ma da un paio di settimane sentivo la voglia di parlare. Sento tanti leoni da tastiera che vogliono cambiare allenatore e direttore sportivo dopo la prima sconfitta. Vi dirò cosa ho in testa. Un plauso agli organizzatori della festa dei 125 anni al “Del Duca”, ringrazio anche Casagrande per il suo ritorno, è stato un bel momento, mi dispiace non aver potuto partecipare, avevo un impegno inderogabile. Dopo la conferenza parlerò con dei rappresentanti degli ultras per capire se ci sono delle incongruenze o delle incomprensioni, per vincere dobbiamo essere tutti sulla stessa lunghezza d’onda. Mercato? Purtroppo è rimasto aperto troppo a lungo, certe scene sono state analizzate in ordine di un cambiamento. Forte a fine mercato ci ha detto che non era più tranquillo ad Ascoli ed è andato a giocare altrove per quest’anno. Buchel e Eramo non fanno più parte del nostro progetto tecnico e stiamo trattando la risoluzione del contratto. Dionisi? E’ un tema particolare, stiamo stati tirati per la giacca a Gennaio dopo la famosa partita di Terni, siamo stati spinti a rinnovare il contratto ma quando il rapporto non funziona più è logico trovare una soluzione. Il ds Valentini ha lavorato per individuare una nuova sistemazione. Abbiamo bisogno di giocatori, non di giocatori che fanno i direttori generali, gente anche che costa cara. Compagine societaria? Non ci sono aggiornamenti, la società è stabile ed è confermata con tutti e quanti i soci al loro posto. L’anno scorso abbiamo fatto dei ricavi con le vendite di Collocolo e Saric e ne conseguenze una diminuzione delle perdite. Puntiamo all’autofinanziamento e lavoriamo molto sui giovani, rafforzando il nostro vivaio, con staff e allenatori di indiscussa professionalità. Abbiamo prodotto dal settore giovanile 5/6 ragazzi andati a giocare tra i professionisti. Lavoreremo sempre di più per avere ragazzi di proprietà. Non è questo ancora l’anno per arrivare il pareggio di bilancio, le perdite più o meno saranno le stesse dell’anno precedente. Gruppi interessati all’Ascoli? Ci sono state richieste di informazioni, nel calcio è tutto in movimento, potenzialmente tutte le società sono in vendita, anche se non vedo molti cambiamenti in giro. Picchio Village? Stiamo lavorando con la controparte per trovare un accordo ed intendiamo presentare un progetto all’Istituto del Credito Sportivo. Viali? Ha il 100% della nostra fiducia. Deve lavorare con tanti ragazzi giovani e nuovi, non ho alcun dubbio sul fatto che farà bene. Obiettivi? Vogliamo salvarci come principale obiettivo, se lo faremo in anticipo potremo pensare anche ai playoff, anche se guardare solo alla salvezza è un po’ riduttivo. Stiamo lavorando in prospettiva per tornare a fare i playoff, ma bisogna stare tranquilli e sereni senza inutili pressioni. Nella festa l’unica nota stonata sono stati i fischi a Falasco. De Santis? E’ un mio amico, se ha avuto un problema nella sua vita e se ha fatto una caxxata non vuol dire che può essere buttato nel secchio… E’ un grande professionista e l’ha dimostrato l’anno scorso con la Primavera sfiorando la promozione, è un collaboratore prezioso che si occupa di tanti aspetti in società e starà con me fin quando io sarò qui, quindi mettetevi l’anima in pace, è inutile continuare a parlarne. Curva Sud? Abbiamo incontrato poco fa l’assessore Stallone per capire se c’è la possibilità di installare una curva mobile con dei sacrifici economici quando partiranno i lavori la prossima primavera. Io ci metto voglia e riflessioni ma non posso fare promesse in tal senso, non dipende solo da noi. Bellusci? Ci ho parlato poco fa, è ingaggiato nel nostro progetto e nella voglia di migliorare i nostri risultati. Lo spogliatoio è unito e pulito, ora faremo le ultime uscite e poi saremo tutti sul pezzo. Falasco e Falzerano? Li ho incontrati poco fa. Con Falasco è tutto ok, ci metto io la faccia nel dire che presto tornerà il giocatore che abbiamo ammirato nel suo primo periodo ad Ascoli. Ha preso motivazioni da quei fischi e non deve chiedere scusa a nessuno. Anche per Falzerano è tutto ok. El Kaddouri? E’ la classica dinamica che questa società non vuole. Chi desidera venire ad Ascoli, deve farlo anche a piedi. Se ti interessa solo il contratto, a fine carriera, non va bene per lui. Ci sono state trattative e ore di telefonate, ma siamo andati per le lunghe e quindi è il discorso è chiuso, ci metto io una pietra sopra. Sono contento dell’organizzazione societaria, dei nostri dirigenti, dello staff tecnico e dei calciatori, non sono contento dei risultati e della classifica, ma questo è normale. Sono convinto che già con il Palermo inizieremo a vedere il Picchio che piace a noi. Vendere? Sto guardando intorno a me se ci sono potenziale partner per accelerare il mio progetto, ma lascerò l’Ascoli solo dopo averlo portato in Serie A, non prima”.