Dalla Serie B alla leggenda: da Gasp a Scamacca, i protagonisti dell’Atalanta con un passato in cadetteria
Le storie
L’Atalanta ha vinto l’Europa League strapazzando il Bayer Leverkusen ed entrando nella leggenda, portando a casa il primo trofeo europeo della storia di un club fiore all’occhiello del nostro paese. Tra settore giovanile super florido ed acquisti sempre mirati e quasi mai sbagliati, la Dea è un esempio che viene emulato a tutte le latitudini del Belpaese.
Da Gasp a Scamacca: la B come palestra
Il condottiero di questa magica impresa è Gian Piero Gasperini, allenatore geniale e rivoluzionario che ha portato a casa il primo trofeo. Per Gasp, dopo la lunghissima carriera in Serie A, gli inizi sulle panchine di B. Prima il Crotone, poi la promozione in A col Genoa nel 2006-2007 alle spalle di Juventus e Napoli.
Nella finale col Bayer Leverkusen, ad alzare la Coppa con la fascia al braccio, Berat Djimsiti, difensore cresciuto tantissimo a Bergamo che con l’Avellino in Serie B aveva raccolto 35 presente nel 2016-2017.
Sempre ad Avellino, ma nel 2013-2014, Zappacosta ha proseguito la sua scalata arrivata sino alla Premier e alla vittoria di due Europa League, coi Blues e con la Dea.
Seppur riserva di Musso in Coppa, ma titolare in campionato, anche Marco Carnesecchi ha dato il suo contributo alla vittoria della competizione. Per il portiere classe 2000 due stagioni e mezza in Serie B tra Trapani e Cremona sempre su livelli altissimi.
Infine Scamacca, il bomber della squadra che proprio in B aveva trovato una sua calma dopo un lunghissimo girovagare sin da giovane. Prima la Cremonese, poi l’esplosione all’Ascoli nel 2019-2020 che gli ha aperto le porte della Serie A e dell’Europa.