Avellino, Taccone: “Stanco di fare pubblicità a Gubitosa. Sulla presunta combine…”
Walter Taccone, presidente dell’Avellino, ha rilasciato una lunga intervista a Ottochannel. Ecco le sue dichiarazioni riportate dal sito TuttoAvellino.it: “Mi sono stancato di fargli pubblicità. In camera caritatis mi dice delle cose, davanti alle telecamere altre. Non va bene. Non mi è piaciuto, inoltre, che in occasione dell’incontro dello scorso lunedì, appena arrivati in un […]
Walter Taccone, presidente dell’Avellino, ha rilasciato una lunga intervista a Ottochannel. Ecco le sue dichiarazioni riportate dal sito TuttoAvellino.it:
“Mi sono stancato di fargli pubblicità. In camera caritatis mi dice delle cose, davanti alle telecamere altre. Non va bene. Non mi è piaciuto, inoltre, che in occasione dell’incontro dello scorso lunedì, appena arrivati in un noto albergo cittadino dove eravamo entrambi presenti per un convegno, lui si è subito soffermato con i giornalisti, mentre io ho fatto il contrario spiegando che ero lì per un convegno, per l’appunto. Ha uno spirito di protagonismo davvero fuori luogo. Se vuole essere protagonista c’è solo una cosa da fare: mettere mano alla tasca e tirare fuori i soldi. Per me l’argomento è chiuso, morto e sepolto. Non accetto più domande su Gubitosa”.
Poi sul processo per la presunta tentata combine di Catanzaro-Avellino Taccone dichiara: “Spero di non essere deferito per altri motivi: perché andrò a Roma per far valere fortemente le mie e le nostre ragioni. Alla giustizia sportiva dirò che l’Avellino, oltre ad essere stato penalizzato da questa sciocchezza messa in giro lo anche sarà nel mercato di gennaio: perchè nessuno vorrà venire ad Avellino pensando che ci possa essere una possibilità che ci retrocedano. A chi dovrò chiedere i danni una volta che ne usciremo puliti? Non ci sono intercettazioni, non c’è nulla. Da cosa dovrei difendermi? Dal fatto che non ho mai conosciuto Cosentino se non pochi minuti prima della partita? Lo hanno detto tutti. Chiunque. Avanzassero pure la loro ipotesi di reato, io non mi fermo, a costo di dimettermi dalla carica di presidente per chiedere i danni, come persona civica, una volta assolti. Il calcio è una cosa seria e non si può ridurre a una barzelletta.”
L’Avellino intanto ha conquistato un importante pareggio a Cittadella: “Eravamo in dieci, al cospetto di una squadra reduce da tre vittorie consecutive e che vincendo sarebbe stata prima in classifica: devo fare i complimenti ai ragazzi, che sono stati bravi a superare tante difficoltà. Abbiamo dimostrato di avere gli attributi per conquistare la permanenza in Serie B e magari ambire ai play off, che era il nostro obiettivo a inizio stagione ed è stato solo momentaneamente accantonato anche per via delle tante difficoltà, tra i quali gli infortuni di diversi calciatori importanti. Mi aspettavo che Marchizza giocasse, dispiace per l’espulsione di Suagher: ci ha messo in difficoltà, sono cose che non possiamo accettare soprattutto da un giocatore importante, così non va bene”.
Novellino e il calciomercato, così Taccone: “Ho confermato Novellino dopo che ci ha portato alla salvezza l’anno scorso. Il mercato? Devo aspettare l’evolversi di una serie di situazioni. Il primo obiettivo è recuperare Gavazzi, che dovrebbe essere pront per il girone di ritorno. Lui sarà il primo vero rinforzo. Poi Novellino dovrà dire le sue idee sul modulo e sui calciatori, cercheremo di accontentarlo nei limiti del possibile, che non vuol dire fare un mercato al risparmio. Si possono però prendere tanti giocatori importanti in prestito pagandogli solo l’ingaggio. I tifosi stiano tranquilli: interverremo secondo le indicazioni del mister; scelte di cui si assumerà le responsabilità, come ha sempre fatto, anche perché ci aspettiamo un girone di ritorno migliore di quello di andata”.
Taccone parla anche di Ardemagni, che non sta attraversando uno dei suoi momenti migliori: “Ardemagni è un calciatore che abbiamo messo al centro del nostro progetto. Dobbiamo metterlo in condizione di fare bene. A Novellino il compito di sfruttarlo al massimo. Non siamo contenti delle sue ultime giornate, è chiaro, ma era e resta un giocatore fondamentale per noi. La speranza è che ritrovi il gol: gli attaccanti se non segnano iniziano ad andare in crisi, come innamorati che si disamorano per un momento della propria fidanzata perché non riescono ad accontentarla. Non lo vedo più felice come una volta”.
Prove di pace tra squadra e tifosi: “Averli contro non è bello. Sono felice che la squadra sia stata chiamata sotto il settore ospiti per una sorta di pace tra le parti. Il pubblico non è un attore passivo, soprattutto ad Avellino. C’è solo da continuare a sudare la maglia e raccogliere, con il loro sostegno, il massimo possibile nelle prossime tre cruciali partite prima del giro di boa”.
FONTE: TuttoAvellino.it