Avv.Di Cintio: “Calcioscommesse? Tre anni di squalifica ma patteggiando è possibile la riduzione”
Le parole dell'avvocato
Cesare Di Cintio, noto avvocato esperto di diritto sportivo, ha parlato del caso del momento: quello del calcioscommesse. di seguito il punto dell’avvocato.
“Penso che, se provata, vi sia stata una leggerezza da parte dei giocatori che però può costare cara poiché la norma che vieta di scommettere è in vigore e l’ignoranza della legge non è mai una scusante. Vieta le scommesse a tesserati di ogni genere, quindi atleti e dirigenti, sia professionisti che dilettanti su partite organizzate da FIGC, UEFA e FIFA. La norma è molto chiara e non lascia spazio ad interpretazioni.
Scommettere è vietato anche su piattaforme legali per un tesserato FIGC. Cosa rischiano i giocatori? La sanzione prevista dalla norma è quella dell’inibizione o squalifica a seconda che si tratti di dirigente o atleta non inferiore a tre anni e la sanzione pecuniaria non inferiore a €25.000. La sanzione può esser oggetto di patteggiamento con riduzione, della metà se avviene prima della chiusura della indagini oppure di un terzo se dopo la chiusura delle indagini“