Vicenza, la lettera di Baggio a Rossi: “A 10 anni sognavo i tuoi goal. Mi aggrappavo alla rete del “Menti” per vederti giocare”
BAGGIO VICENZA ROSSI – Non poteva di certo mancare Roberto Baggio tra le leggende che hanno voluto dare un un ultimo saluto a Paolo Rossi. Il Divin Codino, attraverso le colonne della Gazzetta dello Sport, ha scritto una bellissima lettera, a forti tinte biancorosse, indirizzata al compianto Pablito: “A dieci anni sognavo guardando i tuoi […]
BAGGIO VICENZA ROSSI – Non poteva di certo mancare Roberto Baggio tra le leggende che hanno voluto dare un un ultimo saluto a Paolo Rossi. Il Divin Codino, attraverso le colonne della Gazzetta dello Sport, ha scritto una bellissima lettera, a forti tinte biancorosse, indirizzata al compianto Pablito:
“A dieci anni sognavo guardando i tuoi gol” – “Al mio risveglio un’altra mazzata”. . “Un grande pilastro del calcio italiano ci saluta. Paolo, Pablito, Paolo Rossi, quasi si dovesse sempre chiamare con nome e cognome: lui non era Rossi, lui è, e sempre sarà, Paolo Rossi. Tornano in superficie i dolci ricordi di quando avevo 10 anni, conservati per decenni in uno dei tanti album della mia memoria”.
“Oggi, grazie a Pablito, sfoglio quell’album e tornano a farsi sentire il freddo pungente e la dura canna della bicicletta. Con il mio adorato papà Florindo, mancato solo qualche mese fa, percorrevamo quasi 12 chilometri, in due su una bicicletta, per arrivare a Vicenza partendo da Caldogno. Per andare allo stadio menti a vedere il grande Paolo Rossi. Poi, per tutta la partita, mi aggrappavo alla rete per vederlo giocare e segnare”.
“Erano gli anni dell’Austerity e delle targhe alterne. Erano gli anni in cui cullavo i miei sogni. Pensavo che un giorno avrei anche io giocato in quello stadio, che avrei indossato quella maglia bellissima con la grande R sul petto. Imitando Paolo Rossi avrei potuto realizzare quanto lui è riuscito a realizzare. Vincere un campionato nel mondo in finale contro il Brasile. Come Paolo Rossi ha fatto contro la Germania. Vincere il Pallone d’oro. Come Paolo Rossi. Vincere sulla sofferenza di ginocchia doloranti. Come Paolo Rossi. Vincere in un mondo che ha sempre più bisogno del sorriso di Paolo Rossi”