Cremonese, Ballardini: “Mercato non ancora chiuso. Valeri? Questione che non mi riguarda. Sulla Samp…”
Le parole di Davide Ballardini
Davide Ballardini, allenatore della Cremonese, ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida con la Samp. Di seguito le sue parole riportate da cuoregrigiorosso.com.
Mercato chiuso, che ne pensa? La profondità può quasi essere un problema? Cosa ne pensa di Coda?
«Il mercato non è chiuso, questa mattina ho parlato con Okereke e lui sta aspettando alcune situazioni. La rosa così ampia non va bene, ma ce ne facciamo una ragione e ce la facciamo andare bene, è chiaro che coinvolgere tutti è più complicato, ma bisogna essere bravi tutti, dall’allenatore ai giocatori. Coda? Ho paura perché dopo una partita così bella, in cui è stato bravo in tutti i sensi, nella partecipazione, nella qualità e nel sacrificio… Sarà difficile per lui confermarsi (dice scherzando, ndr). Siamo contenti perché sarà molto utile per noi»
Ci sono novità sulla situazione riguardante Valeri?
«Io ho già risposto in passato, non è più una questione che mi riguarda. Va chiesto alla società»
Un parere sugli ultimi arrivati: Rocchetti, Antov e Majer.
«Majer lo conosco perchè è un ragazzo che avevamo attenzionato da tempo, Rocchetti l’ho visto nelle immagini su WyScout. Antov è un buon difensore, credo che questi tre ragazzi aiuteranno a completare la rosa»
Nelle prime tre partite ha cambiato vari interpreti, è un’intenzione di coinvolgere tutti? Poi bisogna saper cogliere le occasioni.
«Anche in passato ci è capitato… Magari cerchi di coinvolgere tutti e scontenti tutti, perché non sono definiti i titolari e abbiamo una rosa di ragazzi che più o meno sono sullo stesso livello e fanno una partita sì, una no, un tempo si e uno no… Bisogna essere intelligenti. Magari cercando di mettere dentro tutti scontenti tutti, bisogna essere ancora più bravi e intelligenti, ma anche generosi e altruisti. Altrimenti ci sono dei problemi»
he Sampdoria si aspetta allo Zini? I liguri sono reduci da due sconfitte.
«Nelle ultime due gare la Sampdoria non meritava di perdere, sia con il Pisa che con il Venezia. Come abbiamo detto noi per la Cremonese, che nelle prime due partite doveva vincere e invece ha fatto un punto, io vado oltre al risultato. La Sampdoria ha tanta qualità, cercano di giocare un bel calcio, propositivo e offensivo. Si tratta di una squadra destinata a crescere e fare un campionato da protagonista»
Contro la Ternana abbiamo visto una Cremonese agire soprattutto per vie centrali.
«Centrano le caratteristiche. Se giochiamo con le ali e un centravanti sei più portato a dare ampiezza, mentre la profondità puoi darla con ali e mezze ali. Chiaro che se gioca Vazquez sotto il centravanti insieme a Buonaiuto, Zanimacchia o Felix ciascuno di loro ha certe caratteristiche, gli ultimi possono dare profondità e ampiezza»
Tre partite in cui la Cremonese ha conosciuto la Serie B sotto parecchi aspetti. Ci dà un giudizio sulle tre gare della Cremonese? Un solo gol subito, merito della Cremo o demerito degli avversari?
«Abbiamo vinto la partita in cui forse meritavamo meno, a parte due occasioni importanti non abbiamo dominato il campo come fatto con Bari e Catanzaro, anche se in quel caso abbiamo creato poco. Questa è la Serie B, non dimentichiamo che la Ternana fino a metà campionato scorso era in alto, poi è arrivata a metà classifica. In Serie B capita che non ti arrivi niente dove meriti, o che dove fai fatica vinci. Squadre importanti scese dalla Serie A fanno fatica, anche la Cremonese, mentre squadre che sono in B da 2-3 anni e si sono attrezzate nel tempo come il Parma hanno preso consapevolezza e sono belli forti e convinti del percorso che stanno facendo. Sul gol subito dico che la squadra si dà da fare in fase difensiva, poi è chiaro che magari quando fai degli errori non sei in Serie A dove al mezzo errore fanno due gol. Al di là del singolo gol subito, voglio che siamo ancora più bravi in fase difensiva. Dobbiamo dare questa sensazione di squadra compatta e aggressiva, e non l’abbiamo ancora data»
Aver vinto in 10 può essere stata una lezione di consapevolezza.
«Si, bisogna cogliere i messaggi che arrivano. Quando siamo rimasti in dieci non siamo stati così puliti come in altre occasioni, ma siamo rimasti seri e ci siamo aiutati molto. Si è vista una squadra che voleva lottare e giocarsela fino alla fine. Siamo stati bravi e fortunati, ma la fortuna ce la siamo guadagnata. La Serie B è questa qua: squadra e determinazione, motivazione, disciplina. Dopo vengono le qualità individuali, ma prima servono questi ingredienti»