Bari, l’ex Bosisio: “Una stagione magica e un gruppo magnifico, ma non sono stato molto considerato”
Le parole di Marco Bosisio, ex difensore del Bari.
Tra i diversi calciatori che hanno salutato Bari nell’ultima finestra di calciomercato, c’è anche Marco Bosisio che è approdato al Renate in Serie C. L’ex difensore biancorosso ha parlato della scorsa stagione a pianetabari.com: “Ho deciso di vestire la maglia del Renate affinché potessi avere più spazio, il fatto di essermi riavvicinato a casa è poi un plus. La scelta primaria è quella quest’anno di avere maggiore continuità. L’anno scorso la squadra era sicuramente molto forte, perché chi giocava al mio posto lo meritava. Poi hanno inciso i fattori di esperienza. Essendo io giovane e non avendo mai giocato nei professionisti, penso si preferisse qualcuno di cui ci si potesse già fidare. Soprattutto per un ruolo delicato come il mio, poi, è difficile entrare nelle rotazione. L’anno scorso non venivo considerato a dovere, ma questo posso dirlo io come altra gente che l’anno scorso ha giocato poco. La rosa era molto numerosa, poi le scelte tecniche le fa sempre l’allenatore. Quindi io posso dire che effettivamente non sono stato molto considerato, ma comunque in una stagione come è stata quella del Bari era difficile trovare i momenti giusti dove puntare su un ragazzo che non avesse mai giocato. Poi certo, ci sono state partite già indirizzate o a risultato acquisito in cui io qualche aspettativa di giocare me l’ero fatta. Ma alla fine penso non avrebbe avuto comunque molto valore. Posso solo dire che il gruppo è stato davvero magnifico. Da quello che giocava di meno a quello che giocava di più era un tutt’uno. Io mi sono sempre sentito parte integrante, perché nonostante non abbia mai giocato durante gli allenamenti ho sempre dato il massimo. Ero molto felice di partecipare alla causa malgrado poi non sia mai sceso in campo. Non nascondo che in certi momenti, dove mi aspettavo che ci potesse essere un mio utilizzo e poi non è andata così, allora la fiducia è venuta un po’ a mancare. Probabilmente anche in alcuni allenamenti poi per questi fattori non sono riuscito a mettere in mostra le mie qualità. Purtroppo fa parte del gioco. Polito credeva in me? A parole era così, ma i fatti hanno detto altro. A gennaio dopo i primi sei mesi difficili avevo la volontà di andare a giocare. Volontà che è stata espressa al direttore prima che aprisse il mercato. Poi le cose sono andate diversamente. L’ultima settimana di mercato sono andati via Gigliotti e Terranova, per cui ho iniziato a credere e sperare nelle parole del direttore e ho tentennato un attimo. Forse vedendo che non avevo mai giocato i primi 6 mesi avrei dovuto fare una scelta diversa. Ma fa parte dell’esperienza e sono sicuro che tutto questo mi servirà. Il direttore era d’accordo, ma nelle varie chiacchierate che si fecero in quel periodo lui non era sicuro di volermi mandare in prestito. Era sempre molto vago sul dire sì o no, diciamo. Con Mignani non ci ho parlato molte volte, direi alla fine un rapporto molto professionale. Seguo ancora il Bari e mi piace. La squadra che è stata fatta fino ad ora è una squadra che può puntare a ripetersi. Non dico che possa lottare per la promozione diretta, ma penso sicuramente per i playoff”.