Bari, Çani: “La gara col Pisa va presa come una finale, ma non è l’ultima spiaggia”
Le parole del doppio ex di Bari-Pisa.
Il Bari si prepara a una partita cruciale, quella di sabato pomeriggio contro il Pisa, in cui è obbligato a vincere. È una sfida importantissima per uscire dalla parte bassa della classifica e ritrovare fiducia, soprattutto contro un avversario in forma e desideroso di punti per i playoff. Edgar Çani, che ha vestito entrambe le maglie ha presentato la partita durante il PianetaBari Talk su Twitch: “Sicuramente una partita molto tesa. Le due squadre stanno vivendo dei momenti particolari, però comunque sono tutte e due attrezzate. È normale adesso che il cambio di allenatore al Bari possa influire dal punto di vista del temperamento, perché ogni volta che c’è un cambio in panchina i giocatori sono sul banco degli imputati e sanno che devono dare qualcosa in più. La gara col Pisa va presa come una finale, perché, secondo me, tutte le partite vanno prese come una finale. Non ritengo assolutamente sia l’ultima spiaggia. Ho sempre ritenuto il Bari una una squadra attrezzata. Chiaramente l’anno scorso i biancorossi hanno fatto più di quanto ci si aspettasse, però pensavo che si potessero mettere le basi per fare quest’anno
un campionato abbastanza tranquillo. Non dico da vertice, però sicuramente da poter essere nella parte sinistra del tabellone. Secondo me Bari è una piazza che merita la Serie A e non assolutamente la Serie C. Bari è una delle migliori piazze in Italia, lo abbiamo dimostrato l’anno della stagione fallimentare, in più il tifo ha sempre risposto. Ovviamente so che un’annata possa non andare bene o possa andare storta, però spero che si possa almeno salvare quest’anno tranquillamente. Bisogna metterci carattere, più carattere degli altri perché ormai tutte le squadre sono attrezzate e organizzate, quindi non è mai facile. Però devo dire che il Bari ha sia l’organico, sia le qualità e sia i giocatori col temperamento giusto per uscirne. Cito su tutti Ci Cesare, che gli attributi li ha come anche altri giocatori. Il Pisa? Stanno vivendo una stagione altalenante. Hanno alternato delle bellissime prestazioni a dei tracolli inaspettati.
Devo dire che Aquilani è un buon tecnico, ha sempre avuto equilibrio, ha cercato di smorzare magari i momenti difficili e per questo ha avuto qualcosa in più. Sono stati penalizzati dai tanti infortunati, è stata una stagione anche per loro particolare, però adesso sono in risalita. La salvezza è nelle mani degli attaccanti? Penso in generale dalla fase offensiva. Se dovessi fare un nome, direi quello che ha più carte ed è stato più incisivo nell’ultimo periodo: Sibilli. Peppe è un buon giocatore, ha un buon temperamento. Tuttavia la squadra ha tanti giocatori di spessore, quindi penso che ci si rialzi con il collettivo, non tanto con il singolo. Anche io ho qualche campionato particolare in passato l’ho vissuto. Posso dire che non è mai semplice affrontare una stagione del genere: cambi di allenatore, giocatori sempre messi sul banco degli imputati, cambi di modulo ovviamente, staff, gestione. Non è facile, però ci si rialza con gli attributi, con il gruppo. Quello che dico sempre è che nel calcio serve equilibrio. Il Bari quest’anno ha fatto delle buone partite. Certe volte segnando tanto, certe volte segnando poco, però talvolta ho visto delle buone prestazioni. Secondo me, ognuno dei giocatori e dello staff deve prendere magari come spunto, quelle buone prestazioni. Portarle con sé e cercare di fare ancora meglio”.