Bari, Iachini: “A Bolzano mi aspettavo di più. Voglio insistere sulla mentalità”
Le parole del tecnico del Bari.
Il tecnico del Bari, Beppe Iachini, ha parlato in conferenza stampa in vista della prossima sfida contro il Catanzaro. Di seguito le sue parole secondo quanto riporta pianetabari.com: “Formazione? Sto facendo le giuste valutazioni in queste ore capendo chi sta meglio e chi no. Quando si gioca a distanza così ravvicinata le valutazioni si fanno il giorno della rifinitura, solo allora si capisce chi sta meglio e chi no. La squadra deve diventare figlia del proprio allenatore. A Bolzano mi aspettavo di più. Ci vogliono settimane di lavoro per migliorare la condizione di alcuni singoli, speriamo arrivi il prima possibile. Io sono qui, faccio il mio lavoro e devo fare tutto per lavorare sulle cose che non facciamo bene. Su quelle sto battendo. Dobbiamo insistere sul piano della personalità e della volontà di andarci a prendere le partite. L’unico riscontro che ho è l’analisi degli impegni ufficiali. A fine primo tempo i tifosi avevano ragione ad essere arrabbiati, ora siamo come il bambino che ha messo la mano sul fuoco e sa che non deve rifarlo. Voglio insistere sulle mentalità e sui particolari. In un momento di lavoro e conoscenza insieme queste onde ci possono stare. Io posso solo spingere i ragazzi a rifare quanto hanno fatto nelle precedenti partite. Si fa come i bambini a scuola: io prendevo tanti zero e tre perché all’inizio andavo più veloce e facevo i buchi sui quaderni. Magari alla squadra succede lo stesso e su questo dobbiamo lavorare. Nel primo tempo siamo stati solo passivi e questo non è il calcio che mi piace. Purtroppo l’incognita fisica fa parte del discorso quando compri a gennaio. Uno si informa, il direttore lo ha fatto ma tutti ti dicono che stanno bene. Poi c’è la prova del campo. Abbiamo solo un’arma. Il lavoro mio è cercare individualmente di lavorare giorno per giorno su ogni giocatore. Solo così cresce il reparto e cresce la squadra nel gioco. Catanzaro? Lavorano insieme da due anni e mezzo, se si trovano lì è perché hanno grandi conoscenze e hanno costruito la squadra in sei sessioni di mercato. Se sono lì in classifica bisogna riconoscerne i meriti, hanno un lavoro che viene da lontano ed è fatto con continuità. Questo sta portando frutti evidenti. Domani dovremo fare una grandissima partita, martellando su cosa abbiamo sbagliato a Bolzano. Giocheremo in uno stadio caldo e in una squadra che merita di essere dove si trova. Quando rivedremo il miglior Puscas? La bacchetta magica non ce l’ha nessuno. Probabilmente se è arrivato in queste condizioni a Genova ha fatto poco. Possiamo solo aggiungere benzina nel suo motore e fare il massimo per riportarlo alla miglior condizione possibile. Diaw? Sta ancora lavorando in maniera differenziata, servirà qualche settimana di tempo. Credo che per rivederlo in campo andremo dopo la sosta del campionato. Pochi goal in trasferta? Contro Lecco e FeralpiSalò siamo stati pericolosi. A Bolzano abbiamo fatto bene nella fase difensiva mentre abbiamo visto che nella fase offensiva, a partire dall’uscita palla al piede, non abbiamo ancora recepito a fondo e proposto quello che abbiamo provato e preparato. La cosa che mi ha rammaricato maggiormente, al di là dell’allenamento, è il fatto che non possiamo fare solo un calcio di transizione. Serve un maggiore lavoro di fraseggio e possesso palla con coraggio e personalità. Non cerco alibi, Bolzano ci ha fatto capire che c’è stata una discesa e da quello dobbiamo riprendere un percorso che avevamo già avviato”