Bari, l’ex Romizi: “Sono convinto che nel girone di ritorno la squadra risalirà. Sibilli gioca senza pressioni”
Parole dolci per una rosa forte
L’ex centrocampista del Bari Marco Romizi è intervenuto su Pianetabari.com per commentare il momento della squadra.
Ecco le sue parole:
“Questi 3 punti erano fondamentali per staccarsi dalle zone basse della classifica. Ora con la trasferta di Ascoli si è di nuovo a tiro dei playoff. La classifica è molto corta, purtroppo ci sono state troppe battute d’arresto nel girone d’andata. Sono però convinto che adesso nel girone di ritorno il Bari risalirà.
Fin dal primo allenamento ho subito pensato che Sibilli potesse diventare un calciatore di alto livello. L’ho seguito negli anni e sono stato contento di quello che è riuscito a fare a Pisa, poi felicissimo quando è arrivato a Bari. È un giocatore di grande impegno e impeto, ero convinto che a Bari potesse fare bene e che questa potesse essere la realtà giusta per lui. Non è uno che si spaventa delle pressioni e di una piazza come Bari, come gioca al campetto sotto casa gioca il sabato al San Nicola davanti a 40.000 persone. Adesso può solo che migliorare, mi auguro in A con il Bari.
Si vedeva che Puscas era ancora un po’ acerbo, ma le qualità del giocatore erano ben chiare. Un attaccante di grande forza, che vedeva la porta già a quell’età e che poi lo ha dimostrato negli anni, anche in Nazionale. Sono contento che sia ritornato, sono convinto che potrà dare una mano. È tornato volentieri a Bari, purtroppo quella stagione era finita male e c’era dispiaciuto tanto a tutti. Per essere ad una prima esperienza non gli mancava il carattere, era molto convinto delle sue qualità e della sua forza, di quello che poteva fare in una piazza così importante come Bari. Era riuscito a ritagliarsi i suoi spazi in un attacco di altissimo livello come Maniero, De Luca, Rosina. Lui ci sapeva stare e adesso può essere un punto di riferimento insieme a Beppe Sibilli.
Di Cesare a livello umano è una delle persone più responsabili, divertenti e legate al proprio lavoro che ho conosciuto a Bari. Un mix di aggettivi che hanno fatto sì che è arrivato a questo punto. A 41 anni riuscire ad essere ancora titolare in Serie B è solo da elogiare. Io ne farò 34 e inizio a sentire la differenza. Mi auguro che abbia voglia di continuare ancora un po’.”