Bari-Reggiana, Marino: “Primo tempo regalato, fatti tanti passi indietro. Perso meritatamente”
Le parole di Pasquale Marino post Bari-Reggiana
Quello che appare in conferenza stampa post Bari-Reggiana è un Pasquale Marino deluso, affranto per la sconfitta ottenuta dagli emiliani che proietta i biancorossi nuovamente in zona playout. «Abbiamo giocato male. Loro sono stati bravi, ma noi li abbiamo aiutati. Non abbiamo fatto quello che avevamo preparato. Ci sta perdere le partite, ma bisogna giocarle in maniera diversa. Abbiamo corso male, siamo arrivati male sulle aggressioni. C’è il rischio che se sbagli queste cose fai questo tipo di partite. Non avevo percepito che ci potesse essere questo pericolo, è venuto fuori una prestazione deludente. Dispiace perché dopo diverse partite, oggi abbiamo fatto tanti passi indietro. Non mi aspettavo una cosa del genere, perché la squadra si allena bene. Ci sta perdere, oggi per la prima volta meritatamente».
Marino prosegue: «Il primo tempo ha spianato la strada ai nostri avversari. Nella ripresa non abbiamo avuto difficoltà a subire gli avversari, però in fase offensiva non abbiamo avuto tante occasioni sebbene gli avversari hanno arretrato. Dovevamo essere più incisivi , il primo tempo è stato totalmente regalato, il secondo un po’ meno. Dobbiamo evitare questi black out, oggi c’è poco d salvare. Dispiace»
Marino parla di come reagire: «Mi aspetto una settimana conseguente ad una partita dura da digerire. Noi possiamo solo pensare che la gente sia contento d. Dobbiamo accettarlo. Dobbiamo essere bravi a guardarci indietro e a reagire immediatamente a una prestazione davvero scadente. Non possiamo che la gente ci batta le mani dopo una prestazione del genere».
La chiosa finale: «Durante l’anno capitano questo tipo di prestazioni. Ora dobbiamo essere bravi a reagire. Dobbiamo tirare fuori il carattere e ripartire con un certo impegno e tensione, senza ascoltare e leggere. Ci criticheranno, ma adesso dobbiamo reagire per cercare di ripartire. Mi assenterò un giorno per andare a Coverciano, sono anche tentato di non andare. Ora dobbiamo trascinare la gente».