Bari, l’ex Ventura: “Stagione positiva. Cheddira? Ci sta che possa tirare un po’ il fiato”
Le parole di Ventura sulla stagione del Bari
Gian Piero Ventura, ex allenatore del Bari, ha parlato ai microfoni di tuttobari.com del momento dei biancorossi, toccando diversi temi. Ecco le sue parole:
“Sicuramente una stagione positiva per i punti che ha fatto, per alcune prestazioni, non tutte ma molte. La classifica parla abbastanza chiaro. C’è stato un momento in cui poteva agganciare il secondo posto in classifica. Ma il Genoa ha un organico nettamente superiore. Una stagione positiva, è vero che si chiama Bari e ha 50 mila persone allo stadio, ma è anche vero che l’anno scorso era in Serie C. Le cose vanno fatte gradualmente. Secondo me quest’anno hanno anche anticipato i tempi, l’ambizione della società è quella di salire, ma ci si arriva tramite step. Ad anticiparli questi step è tanto di guadagnato. Ad oggi è una stagione con il segno più“.
Sull’ultima gara: “Non ho visto la partita con la Ternana, però in un campionato di Serie B una fase di flessione è normale. Ad oggi il Bari questa flessione non l’ha ancora avuta. E non è certo una partita che può determinare la voce ‘flessione’. Se pensiamo alle varie squadre: il Genoa ha già cambiato l’allenatore, come hanno fatto le stesse Sudtirol, Pisa e Cagliari; la Reggina deve ancora uscire dalla crisi in cui è entrata. Il periodo di difficoltà attraversa ogni squadra di Serie B puntualmente. Forse l’unica squadra che ancora non l’ha avuta, oltre al Frosinone, è proprio il Bari, che ha avuto una discreta continuità. Non si può pensare che si vincano tutte le partite facendo due gol, non funziona così. Non ci si aspettava la sconfitta del Bari a Terni, ma come non ci si aspettavano alcune sconfitte del Cagliari o della Reggina. In Serie B queste cose capitano”. A proposito di leggera flessione, Ventura si è soffermato anche sul periodo di Walid Cheddira: “È stato straordinario all’inizio, ci sta che possa tirare un po’ il fiato. I valori sono indiscutibili”.
Al di là della sconfitta di Terni, il Bari ha mostrato complessivamente un miglior rendimento in trasferta che in casa. Prova a spiegare i motivi Ventura: “Possono esserci motivazioni sia tattiche che ambientali. I 50mila possono mettere pressione, ma ti aiutano. Io vorrei sempre 50mila alle mie spalle che pretendono ma che mi spingono. Però ci può stare che alcuni giocatori possano soffrire questo palcoscenico, non essendo abituati. Però ne dubito perché Di Cesare e Antenucci – miei ex giocatori – hanno giocato davanti a pubblici importanti. Ci sono almeno 5 o 6 giocatori importanti che o hanno vinto la Serie B o hanno fatto la Serie A. Penso che le caratteristiche dei giocatori influenzino di più. Soprattutto all’inizio il Bari, essendo una neopromossa, non veniva molto considerata. Ora le avversarie conoscono il Bari: ho visto il Cagliari venire al San Nicola con un organico nettamente superiore, chiuso tutta dietro senza fare un tiro in porta”.
Chiosa finale sul tecnico biancorosso Michele Mignani, per il quale Ventura spende parole di stima: “L’augurio è che arrivi più in alto possibile. L’ho conosciuto, mi sembra una persona per bene, equilibrato. Il calcio è fatto di risultati: l’anno scorso ha vinto il campionato, quest’anno è in lotta per gli obiettivi. Ci sono segnali estremamente importanti. Poi è sempre il campo, a volte non solo il campo, che permette di fare una carriera migliore o peggiore a seconda delle circostanze. È sicuramente una persona per bene, con delle idee che sta portando avanti. Merita tutto il rispetto di questo mondo e gli faccio un augurio davvero di cuore perché possa ritagliarsi uno spazio sempre più importante”.