Caso DAZN, Bellinazzo: “Cambierebbero radicalmente le condizioni contrattuali, ci sarebbe la possibilità di recedere”
BELLINAZZO CASO DAZN – Intervenuto a Radio Kiss Kiss Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore e tra i massimi esperti in ambito economico-finanziario, si è soffermato sulla decisione di DAZN di impedire la fruizione contemporanea del servizio da due differenti dispositivi collegati dal medesimo account. Queste le sue dichiarazioni, diffuse da TMW: “Con […]
BELLINAZZO CASO DAZN – Intervenuto a Radio Kiss Kiss Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore e tra i massimi esperti in ambito economico-finanziario, si è soffermato sulla decisione di DAZN di impedire la fruizione contemporanea del servizio da due differenti dispositivi collegati dal medesimo account. Queste le sue dichiarazioni, diffuse da TMW:
“Con l’eliminazione della visione contemporanea DAZN verrebbe meno ad una condizione di vantaggio per gli utenti, attendiamo l’atteggiamento finale del network. Gli abbonati avevano un benefit nel dividere la spesa un po’ come succede con Netflix, il venir meno di questa condizione in corso d’opera non è simpatico – per usare un eufemismo – ci sarebbe la possibilità di recesso perché cambiano radicalmente le condizioni del contratto. Parliamo di un abbonamento molto particolare, non proprio analogo a Netflix, la situazione è particolare essendo calcio. Ripeto: attendiamo le decisioni dell’OTT, anche alla luce delle reazioni che si son scatenate per esempio via social. Danno agli utenti e le conseguenti disdette? Lo immagino, per quello ho parlato di atteggiamento ‘poco simpatico’: non puoi andare a vedere altrove le partite e le condizioni iniziali dell’abbonamento sono disattese. Ci potrebbero essere disdette con danni per l’utente che deve rinunciare al calcio che non può fruire altrove. Non è detto che DAZN receda da questa intenzione, visti anche gli organi di controllo, la risposta ufficiale del network è stato un no comment. Tutto ciò testimonia la delicatezza della situazione e come debbano essere non solo venduti ma anche saputi gestire i diritti TV che riguardano il calcio. Eventualità di questo tipo possono anche causare disaffezione da parte dell’utenza”.