Benevento, Caserta: “Al Sud mi sento a casa, amo lavorare nelle realtà dove c’è pressione”

BENEVENTO CASERTA PRESSIONE – Fabio Caserta, tecnico del Benevento, è stato ospite della trasmissione Ottogol, in cui ha analizzato tutte le sfaccettature della sua squadra. Queste – come riporta ottopagine.it – sono le sue parole:

“Ci portiamo a casa una grande prestazione, ma resta il rammarico di non aver ottenuto di più. Ai ragazzi parlerò. Non l’ho fatto subito, perché a caldo non si possono dire alcune cose. Bisogna avere equilibrio, senza voler strafare. Con l’Alessandria non l’abbiamo avuto. Con la pazienza si vincono le partite, vedi come è accaduto al Parma. Sono i giocatori che fanno il modulo. L’allenatore deve solo trovare la quadra. In questo momento il 4-2-3-1 è il modulo che ci garantisce più equilibrio e risorse. Insigne è un ragazzo eccezionale, che si allena sempre bene. Deve capire le qualità che ha, perché manca di continuità. Non è facile alzare il tasso tecnico di questa squadra. La dirigenza, però, è vigile. Al Sud mi sento a casa, amo lavorare nelle realtà dove c’è pressione. Tengo molto ad alcuni principi etici. Il cellulare fa parte della nostra vita, però non voglio che invada alcuni spazi. A tavola non bisogna utilizzarlo. Cerco di predisporre le camere anche in base ai ruoli. Sono molto fiscale sull’alimentazione. I giocatori devono ragionare come se fossero imprese. Per chi trasgredisce le regole, sono pronte multe, anche piuttosto salate. Lapadula in B sposta gli equilibri, sarei felice di averlo ancora qui. E’ un ragazzo per bene, prima del Parma mi ha dato piena disponibilità. Elia è maturato tanto, ma ha ancora ampi margini di miglioramento. Moncini è un calciatore importante. Purtroppo è reduce da un infortunio. Bisognerà avere pazienza. Contro il Lecce sarà una gara importante. Mi ha fatto piacere che i tifosi abbiano applaudito la squadra dopo l’ingresso in campo. In seguito ad una retrocessione è sempre difficile.“