Benevento, Montipò: “Non sono d’accordo con la proposta di Stirpe. Pronti a giocare anche d’estate”
BENEVENTO MONTIPO’ – Lorenzo Montipò, estremo difensore del Benevento, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di TMW esprimendo il suo personale punto di vista sull’emergenza Corona Virus che sta affliggendo il nostro Paese e fornendo un parere anche sulle varie proposte e modalità di ripresa dei campionati promosse negli ultimi giorni da parte di alcuni esponenti […]
BENEVENTO MONTIPO’ – Lorenzo Montipò, estremo difensore del Benevento, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di TMW esprimendo il suo personale punto di vista sull’emergenza Corona Virus che sta affliggendo il nostro Paese e fornendo un parere anche sulle varie proposte e modalità di ripresa dei campionati promosse negli ultimi giorni da parte di alcuni esponenti dei club cadetti:
“E’ un qualcosa che nessuno poteva mai immaginare, un virus che sta devastando facilmente gli organi sanitari di tutto il mondo. Ci sta portando via tutto: dallo sport e a quelle attività che rappresentavano il nostro pane quotidiano. Col Pescara abbiamo giocato a porte chiuse, una sensazione orribile, anche se la soluzione potrà servire ed è valida, non è il calcio che conosciamo. Il vero dramma, naturalmente, è però la morte di tanti anziani e di persone che non sono riuscite a vincere questa battaglia. A Benevento c’è stato un focolaio, ma la situazione è abbastanza controllata: sono rimasto qui e rinnovo l’appello a restare a casa”.
“Richiesta di Stirpe? Non sono d’accordo sulla proposta del presidente del Frosinone. I campionati vanno conclusi, per molti calciatori in scadenza sarebbe un problema giocare 11 partite in due anni. La soluzione migliore è scendere in campo a luglio e agosto prolungando i contratti per una sessantina di giorni. I calciatori sono disposti a tutto, basta prevedere le partite di sera alle 21 per non pagare il caldo. Non ci sarebbe alcun problema a iniziare la stagione nuova a settembre”.
“Terminare i campionati vuol dire salvare i dilettanti? Sono d’accordo con Fabiani. Stiamo parlando di cose che non sono definitive, non abbiamo una data orientativa per il ripristino di una minima normalità. Quando ci daranno l’ok per ricominciare gli allenamenti potremo avere una idea precisa”.
“Parole Albertini su Inzaghi? Ognuno è libero di esprimere la propria opinione, in questo caso è evidente la diversità di pensiero e sono state dichiarazioni forti. Personalmente, però, sono totalmente a favore di Inzaghi: i campionati devono essere completati”.
“Mi alleno nel salone di casa seguendo le indicazioni del nostro preparatore, le casse d’acqua improvvisamente sono diventate uno strumento per tenersi in forma. Non mancano le partite alla Play Station e i momenti di riposo. Con i compagni di squadra ci sentiamo spesso su whatsapp, ci prendiamo in giro con qualche video simpatico sincerandoci, allo stesso tempo, sulla salute. Le giornate sono quasi interminabili perché la noia è una brutta bestia, ma siamo d’accordo tutti che sia un sacrificio necessario. E’ uno spogliatoio molto unito, ci stiamo vivendo a distanza ma tutto questo aiuta”.
“So che ho mantenuto la porta inviolata per tante gare consecutive, mi dicono sia un record sia per me, sia per il Benevento. Non è semplice non subire gol per 15 partite, ci siamo riusciti ed è merito di tutti. Ho stima e rispetto per l’allenatore, lo ringrazierò sempre per quello che ha fatto: ci ha inculcato la mentalità giusta, anche per questo dico che sarebbe un peccato non completare questi campionati”.
Il portiere giallorosso ripercorre poi la sua carriera: “Ho realizzato il mio sogno esordendo a 17 anni con la maglia del Novara, sono arrivato nelle Nazionali giovanili e la società sportiva piemontese avrà sempre un posto nel mio cuore. E’ un bel ricordo, ma appartiene al passato. Il Benevento mi ha dato grande fiducia, è la società giusta per crescere. Nazionale maggiore? Ce n’è di strada da fare, ho molti colleghi validissimi davanti a me come Meret e Donnarumma. Se gioco in B vuol dire che devo crescere tanto, mi auguro di avere la possibilità che il Benevento vada in A e io possa fare un campionato da protagonista. Per la squadra e per me stesso. Ricordo con piacere Bruno Fernandes, un giocatore con cui ho condiviso anche la stanza a Novara e che mi ha impressionato moltissimo. Faceva cose fuori dal comune, la sua carriera parla da sé”.
E sul futuro, conclude: “Ho un altro anno di contratto e immagino una bella vittoria del Benevento, sarebbe la ciliegina sulla torta se riuscissi anche a non prendere gol. Quando all’idolo, tempo fa avrei risposto immediatamente Buffon. Oggi dico Allison, in assoluto il più completo: sa stare tra i pali, sa uscire, è determinante”.