21 Settembre 2024

Chiesti 23 anni di carcere per la fidanzata di Bergamini: accusa di omicidio volontario

Il processo

Giudice Sportivo

Processo sportivo

La Procura di Castrovillari ha chiesto 23 anni di carcere per Isabella Internò, accusata dell’omicidio di Donato ‘Denis‘ Bergamini del 18 novembre 1989. “Isabella Internò ha fatto ammazzare Denis Bergamini per salvare l’onore, visto che il calciatore non voleva sposarla, nonostante fosse rimasta incinta e per questo aveva abortito con in grembo un nascituro d cinque mesi, in una clinica a Londra” spiegano i magistrati. La requisitoria di Alessandro D’Alessio, procuratore capo, e Luca Primicerio, pm, ha ripercoso la vicenda – spiega La Gazzetta dello Sport – spiegando come la richiesta di condanna fosse compresa delle aggravanti di premeditazione e di motivi futili.

Le perizie mediche hanno messo in evidenza come l’allora centrocampista del Cosenza sia morto per asfissia, soffocato con una sciarpa o con un sacchetto di plastica. Successivamente il corpo sarebbe stato posizionato lungo la strada e sormontato da un camion per simulare un suicidio.

Internò – dice D’Alessio – ha agito con persone in corso di identificazione. Non meriterebbe le attenuanti, è colpevole di 35 anni di ritardi. Ha tradito l’affetto che il ragazzo aveva per lei, ha esasperato il rapporto e pur di salvare l’onore non ha esitato ad agire come sappiamo. Per il tempo trascorso, però, merita le attenuanti generiche e per questo invece dell’ergastolo, bastano 23 anni di reclusione“.

Il pm ha poi evidenziato una gelosia ai limiti dell’ossessione della ragazza: “Dopo l’aborto, pretendeva un matrimonio riparatore, mentre Bergamini, pur volendo tenere il bambino, non avrebbe mai voluto sposarla a causa del suo carattere ossessivo. Internò lo stalkerizzava e ha continuato a farlo fino alla fine, nonostante la loro relazione fosse chiusa da mesi“. È una versione dei fatti che avvalora ancora di più la testimonianza di Tiziana Rota, moglie del compagno di squadra di Bergamini, Maurizio Lucchetti: “Lei era troppo morbosa. Era rimasta incinta e aveva deciso di abortire perché lui non voleva sposarla. Il padre non sapeva nulla, neanche che si fossero lasciati“, spiega, rivelando in seguito le parole di Internò al loro ultimo incontro: “Tizia’, l’ho perso. Stavolta per sempre… Ma è un uomo morto, se non torna con me lo faccio ammazzare. Mi ha disonorata, deve tornare da me perché io lo faccio ammazzare… Tu non puoi capire, sei del nord“.

Si dovrà aspettare ora il primo ottobre per avere la pronuncia della sentenza di un’altra giustizia.

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