Parma, senti Binda: “Sin qui i Ducali sono da 5 in pagella. Sono paragonabili ad una ragazza coi tacchi a spillo che passeggia in un campo agricolo”
Le parole del noto giornalista della rosea
Il noto giornalista della Gazzetta dello Sport Nicola Binda ha parlato ai microfoni di Parma Live circa la situazione dei Ducali in campionato sin qui. Di seguito le sue parole:
“Darei al Parma un cinque. A questo punto del campionato mi aspettavo che fosse perlomeno in zona playoff. Per il valore dell’allenatore e il potenziale tecnico della squadra, i crociati avrebbero dovuto essere presenti in zona playoff”.
Sull’incostanza dei giallo-blu: “Può dipendere dal fatto che i giocatori non hanno ben recepito il significato del campionato cadetto, le sue caratteristiche e il modo di interpretarlo. La squadra ducale è paragonabile a una ragazza che decide di passeggiare con i tacchi a spillo in un campo agricolo. Al contrario la Serie B è un campionato in cui bisogna mettere gli anfibi e affrontare questo campo agricolo, senza dover scivolare. I giocatori crociati, invece, sbagliano l’approccio e non hanno gli strumenti giusti per essere competitivi”.
Sulla zona offensiva: “L’alibi che concedo è che giocatori come Charpentier e Inglese non abbiano avuto mai le condizioni fisiche ideali per poter esprimere il loro potenziale. Ciò non toglie che il calcio di Pecchia è molto propositivo, molto votato al gioco per essere finalizzato da più giocatori. Non vi è solo il problema del centravanti ma vi è un problema che riguarda tutta la squadra che, pur avendo tutte le qualità per proporre il calcio che vuole l’allenatore, non riesce a concretizzare. Questo cortocircuito che c’è tra idee dell’allenatore e proposizione in campo da parte dei giocatori è la causa di tutti i mali”.
Sul possibile passaggio al 4-3-3: “Non è una questione di moduli. E’ una questione di interpretare i concetti di gioco di Pecchia. L’allenatore ducale ha dimostrato nel corso della sua carriera di avere idee valide, dunque i giocatori dovrebbero riuscire a metterli in pratica. E’ una questione di approccio mentale e tecnico che dovrebbero avere i giocatori. Mi sembrano poco motivati da questo punto di vista tattico. I crociati devono capire che devono metterci del loro, non solo dire e fare quello che propone l’allenatore: i giocatori crociati devono essere coloro che rendono gli ingredienti un’ottima pietanza. Loro devono dimostrare sul campo le loro qualità. Presi singolarmente i giocatori crociati sono tutti di alta caratura, ma messi insieme mi sembrano troppo individualisti e poco votati al collettivo”.
Sui possibili punti di penalizzazione della Reggina: “Penso che la Reggina andrà incontro a una penalizzazione in questo campionato per il mancato rispetto della scadenza del 16 febbraio. Mentre la penalizzazione per il mancato rispetto della scadenza del 16 marzo ricadrà sul prossimo campionato, ma non escludo che una parte non sia già da scontare in questo. Questa è una vicenda che va chiarita in sede di giustizia. Al contempo occorre chiarire tutto il problema, tutt’altro che semplice, che riguarda tutto il calcio italiano. In virtù della penalizzazione, la Reggina rischia di compromettere la partecipazione ai playoff”.
Sui play-off: “Vedo ancora apertissima la corsa playoff. La variabile della Reggina dà sicuramente ottimismo a squadre che in questo momento sono fuori e contano di risucchiare la squadra calabrese, che rischia di non disputare i playoff. Ci sono più squadre che sono ottimiste. Al contempo è vero che più squadre che lottano per disputare i playoff devono guardarsi le spalle perchè la lotta per la salvezza è forse più avvincente rispetto a quella per la promozione”.
Su Parma-Palermo: “Penso che questa sosta serva più al Parma che al Palermo. La squadra siciliana sta bene, aveva un grande entusiasmo e sarebbe arrivato di slancio a questa partita. Al contrario la squadra crociata è più in difficoltà e aveva bisogno di questo turno di riposo. Gli stati d’animo delle due squadre, molto diversi tra di loro, rischiano di avvicinarsi. Occorrerà valutare come tornano i giocatori dagli impegni delle rispettive nazionali, questo aspetto è sempre un’incognita. Sicuramente se si fosse giocato subito, il Palermo sarebbe stato favorito. Con questa sosta forse il Parma riesce a caricare le batterie e a presentarsi all’altezza”.