Le prime 12 squadre in 9 punti. Binda: “Stona non vedere un Parma che non dà segnali di risveglio”.
BINDA PARMA RISVEGLIO – Nicola Binda, giornalista de La Gazzetta dello Sport, ha pubblicato il consueto editoriale al termine della giornata del campionato cadetto. Il quotidiano rosa ha fatto il punto sulla stagione di Serie B, analizzando l’equilibrio che regna nel campionato e la posizione del Parma di Enzo Maresca. Ecco le sue parole: “A conclusione […]
BINDA PARMA RISVEGLIO – Nicola Binda, giornalista de La Gazzetta dello Sport, ha pubblicato il consueto editoriale al termine della giornata del campionato cadetto. Il quotidiano rosa ha fatto il punto sulla stagione di Serie B, analizzando l’equilibrio che regna nel campionato e la posizione del Parma di Enzo Maresca.
Ecco le sue parole:
“A conclusione della giornata, acquista maggior valore il soffertissimo successo di sabato del Brescia. Quella di Vicenza potrebbe essere ricordata a fine campionato come una vittoria cruciale. Perché la capolista, dopo essersi asciugata il sudore e ringraziato la dea della fortuna, si è guardata alle spalle e ha capito che adesso si fa veramente sul serio. Il rodaggio è finito per tutti, non ci sono più scuse. Sono cominciate le 8 giornate della verità, per i famosi 40 giorni che dovranno fare chiarezza sulle gerarchie in vista di gennaio, quando soprattutto il mercato potrà aiutare. Intanto lì davanti c’è fermento, il Pisa si è ripreso la zona promozione diretta e sabato sarà proprio a Brescia, la Cremonese e il Monza sono tornati in zona playoff, le distanze si sono accorciate e basta poco per passare dall’altare alla polvere (e viceversa). Nel giro di 9 punti ci sono le prime 12 squadre, l’ingorgo è davvero intrigante e fa prevedere di tutto. Quello che stona, è non vedere in questo gruppone il Parma, per l’ennesima volta deludente. Non ha battuto il Cosenza, anzi ha rischiato di perdere. Non c’è un segnale di risveglio, c’è una calma piatta assordante. Maresca è nel mirino della critica, le sue idee non stanno producendo nulla di buono. Sarà la mentalità americana? Chissà, di sicuro due anni di investimenti clamorosi hanno solo dato delusioni cocenti”.