25 Ottobre 2024

PSB – Binda: “Vivarini? Anche gli allenatori sbagliano, ma il ciclo con il Catanzaro era finito. Palermo deve fare lo step che fece il Parma”

Le sue parole

La prima firma de La Gazzetta dello Sport, Nicola Binda ha parlato ai microfoni de il Salotto Cadetto su Pianeta Serie B, partendo dall’esonero di Vivarini: ”Anche gli allenatori possono sbagliare, loro non sono infallibili, anche gli allenatori possono aver deciso una strategia sbagliata per la squadra che allenano. I dirigenti non sono sempre impulsivi, incompetenti, non si fa a cuor leggero un cambio di allenatore. Anche i tecnici dovrebbero farsi delle domande, credo che il livello medio dei dirigenti italiani siano competenti per valutare qual’è la situazione dove intervenire e quando non intervenire, i Zamparini, i Gaucci, i Cellino ormai non ci sono più. Il Frosinone ha difeso Vivarini fino alla fine, non c’è stata nessun tipo di impulsività’‘.

Vivarini- Catanzaro: dovevano andare avanti insieme? ”No, il ciclo era finito. Mi avevano insultato ma ritenevo concluso, non solo per Vivarini ma anche per qualche calciatore di una squadra fantastica che prima ha fatto il record di punti in Serie C e poi playoff con un calcio meraviglioso in B, quel percorso era completato, bisognava ricominciare da zero, era giusto che Vivarini trovasse nuovi stimoli. Giustamente pensano come professionisti, non mi sorprende dove si cambia, in qualunque situazione lavorativa, è il normale corso della vita. I calciatori e gli allenatori non ragionano con la testa dei tifosi’‘.

Sul Palermo: ”Il Palermo dove fare lo stesso step del Parma, il Parma prima dell’arrivo di Pecchia era una squadra che faceva delle belle partite, ma nulla di più, non lottava, non sapeva soffrire, squadra bella da vedersi ma poco concreta, con Pecchia ha mantenuto le stesse caratteristiche ma è diventato un gruppo che sapeva compattarsi. Al Palermo manca questo step, penso che l’allenatore ci abbia messo un pò tantino per trovare la giusta quadra, mi auguro che ora abbia le idee chiare. Nei calciatori deve scattare nel loro cuore una voglia di lottare, soffrire, è una cosa che non si compra al mercato, specchiandosi non vai da nessuna parte. Il Palermo ha bisogno di avere più Lucioni in campo”.

Sulla situazione del Cittadella: ”Gli allenatori quando vengono mandati via oggi non vengono mandati via con irrazionalità. A Cittadella era successo trent’anni fa l’ultima volta, perchè all’interno Stefano Marchetti e i dirigenti hanno capito che Gorini non aveva più in mano la squadra, non riusciva più a trasmettere nulla alla squadra. I dirigenti a questo livello hanno l’occhio lungo, non sono stupidi, sanno leggere bene le situazioni. Se hanno cambiato a Cittadella è una questione di cercare di intervenire nel momento giusto”.

Sul Catanzaro: ”Ad ottobre non è mai retrocesso nessuno. In Serie B non c’è nulla di definitivo al 24 ottobre, quindi abbiate fede…