Binda: “Reggina e Sampdoria potrebbero faticare a iscriversi: rischio due retrocessioni in meno dalla B alla C”
Il commento del noto giornalista sulla controversa situazione
Intervenuto ai microfoni di BeneventoNews24.it, Nicola Binda, giornalista de La Gazzetta dello Sport e tra i principali esperti del campionato cadetto, si è soffermato, oltre che sul deludentissimo percorso stagionale della Strega, al momento ultima in classifica e a serissimo rischio retrocessione, anche sulle note vicende processuali in atto che potrebbero ridisegnare la graduatoria dell’attuale Serie B.
Quanto è realistico il -7 alla Reggina, alla luce del nuovo deferimento?
“Oltre al -3, che riguarda un processo di cui ci sarà a breve l’appello, in questo nuovo processo c’è il rischio -7. Questa, però, è una deduzione logica mia e non è detto che sarà così. Sono comunque sette contestazioni alla Reggina, che però potrebbero essere accorpate e vedremo se verrà calcolata o meno la recidiva. Quando ci sarà il processo di primo grado mancherà davvero poco alla fine del campionato“.
Che cosa potrebbe cambiare in ottica play-off e, soprattutto, play-out?
“In caso di condanna della Reggina le squadre in corsa per i play-off avrebbero una possibilità in più, l’ottavo posto diventerebbe alla portata di molti. Sul fondo cambierebbe poco, ma chi si deve salvare deve stare attento alla prossima stagione. Alla luce dei problemi che ci sono la Reggina potrebbe fare fatica a iscriversi, quindi ci sarebbe una retrocessione in meno. Visto che anche la Sampdoria ha lo stesso problema, il rischio è che ci siano due retrocessioni in meno dalla Serie B alla Serie C: anche il terz’ultimo posto, quindi, potrebbe far gola. In caso di fallimento, però, la Sampdoria potrebbe ripartire con una nuova società dalla C invece che dalla D in virtù del fatto di aver vinto lo Scudetto“.
Anche il Parma subirà una penalizzazione?
“La penalizzazione del Parma è imminente. Ha pagato in ritardo l’Irperf ma ha pagato, riconoscendo l’errore, e ha fatto richiesta di patteggiamento che è stata accolta dalla Procura Federale. Avrà, quindi, un punto di penalizzazione al posto di due, magari già dalla settimana prossima“.
Come giudica la stagione della Strega?
“Il Benevento è sicuramente la più grande delusione della stagione, e questo risultato è figlio delle incertezze della proprietà. Il Presidente Vigorito è un lusso perché è sempre stato generoso nei confronti della sua squadra, ma in quanto a programmazione e lungimiranza è sempre stato molto umorale, alternando momenti di grande slancio d’entusiasmo a momenti di grande tristezza e abbandono: questo alla lunga si paga. Non basta essere il più ricco di tutti, devi anche essere più pulito a livello imprenditoriale“.
Quale è stato, secondo lei, uno dei primi errori del campionato giallorosso?
“Caserta è stato esonerato in maniera precipitosa: la squadra non era partita benissimo ma l’allenatore aveva dimostrato di saperci fare quindi la situazione andava solo gestita con lui. Un cambio così repentino è stato il primo di una serie di errori. Cannavaro era un pallino del Presidente già da tempo, dall’anno della retrocessione, alla fine è arrivato ma non era la persona giusta per gestire una situazione così complicata“.
Quali possono essere gli elementi da sfruttare in questo finale della regular season?
“Ora è fondamentale puntare al terz’ultimo posto. Al di là degli allenatori, è una questione di giocatori. Ci sono elementi di valore che non possono essere diventati scarsi da un momento all’altro. Si dovrebbero fare un esame di coscienza, se lo sarebbero dovuti fare qualche mese fa. Ora hanno una porticina, sapendo che forse il terz’ultimo posto potrebbe garantire la salvezza, e mi auguro per loro che mettano in campo tutta la voglia possibile e immaginabile per guadagnare qualche punto. L’allenatore potrebbe essere anche Guardiola, non cambierebbe nulla: contano i giocatori e lo spirito con cui vanno in campo in queste ultime quattro partite“.
Quanto sarà importante l’apporto dei “senatori” in queste ultime quattro partite?
“Per giocatori come Ciano, Farias, Acampora, ma anche Schiattarella e Letizia e gli altri, una retrocessione del genere sarebbe una macchia sul curriculum difficile da cancellare. Il Benevento deve fare affidamento su di loro per cercare di dare il colpo di coda e raggiungere almeno il terz’ultimo posto che potrebbe garantirgli una speranza“.
Il Benevento può salvarsi?
“E’ giusto che i tifosi credano e sperino nella salvezza fino in fondo. Certo però, dopo 34 partite vedendo una squadra che è sempre e solo peggiorata, o c’è un cambio netto o le speranze sono nulle. Con questo passo non c’è nessuna speranza. Se la squadra dovesse riuscire a mettere in campo quanto è nelle sue possibilità è giusto crederci, ma non lo hanno fatto nelle 34 partite e mi sembra strano lo possano fare nelle ultime quattro“.