Binda sulla Serie B: “Ritmo del campionato ben cadenzato, chi va forte non si ferma volentieri. Rientri importanti”
Le parole del noto giornalista
Il giornalista Nicola Binda è intervenuto sulla Gazzetta dello Sport per commentare alcune situazioni del prossimo turno di Serie B.
Ecco le sue parole, riportate da Sassuolonews.it:
“Il ritmo del campionato è ben cadenzato: 4-5 giornate – magari con l’infrasettimanale in mezzo – e poi una sosta, una al mese. Quella di ottobre ormai è alle spalle, da domani si torna a giocare per cinque turni fino alla pausa di novembre. Come sempre si riparte con molte domande, cercando soprattutto di capire se chi è partito forte ritrova subito quel ritmo e quel rendimento, e se chi invece ha cominciato male è riuscito a sistemare le cose. Come quando un pc o un telefonino non funzionano. Cosa fare? Spegni e riaccendi. Nel frattempo di cose ne sono successe molte.
Logico che chi andava forte non si è fermato volentieri. Pensiamo alle serie positive: lo Spezia è l’unica imbattuta, il Bari arrivava da sei gare utili, il Sassuolo e la Salernitana da tre. Non sono strisce clamorose, ma qui è normale, si può perdere ovunque e contro chiunque. Anche le neopromosse sono arrivate alla sosta in palla: la Juve Stabia dopo due vittorie, la Carrarese dopo quella di Frosinone, il Mantova dal pari col Brescia e solo il Cesena aveva perso, ma a Pisa. Al contrario, si è fermato volentieri chi aveva problemi: Palermo e Samp, ma anche Frosinone e Cosenza, per non parlare di Cremonese e Cittadella che ne hanno approfittato per cambiare allenatore.
Tra le novità della ripresa anche il ritorno di giocatori fermi da tempo per infortunio. Su tutti Berardi, che nello scampolo con il Cittadella ha avuto le risposte che si aspettava, e adesso potrà garantire al Sassuolo un minutaggio più consistente. Anche lo Spezia gioisce per il ritorno di Kouda, che può assicurare un’alternativa in più al già florido attacco. Tutti guariti a Pisa, a parte chi ha già finito la stagione, chi la deve ancora cominciare e il già citato Jevsenak.”