Ternana, Bogdan: “Ci serviva equilibrio, con la difesa a tre siamo migliorati. Possiamo arrivare ai playoff”
BOGDAN TERNANA – Luka Bogdan, difensore della Ternana e unico innesto in entrata degli umbri nella recente sessione invernale di calciomercato, ha rilasciato un’intervista ai microfoni dei colleghi di CalcioFere.it: “Ormai mi sono ambientato bene. Alcuni compagni li conoscevo già, come Salzano, Agazzi e Boben, quindi è stato facile. Poi personalmente venivo da un periodo […]
BOGDAN TERNANA – Luka Bogdan, difensore della Ternana e unico innesto in entrata degli umbri nella recente sessione invernale di calciomercato, ha rilasciato un’intervista ai microfoni dei colleghi di CalcioFere.it:
“Ormai mi sono ambientato bene. Alcuni compagni li conoscevo già, come Salzano, Agazzi e Boben, quindi è stato facile. Poi personalmente venivo da un periodo difficile avevo fatto tre settimane di Covid e giocato non molto. Sono arrivato qui e abbiamo avuto una fase complicata. Ma non era una questione di modulo, bensì una cosa di testa, un problema mentale.
Sulla svolta della truppa di Lucarelli
“Ci serviva di trovare equilibrio e ci mancavano i risultati. Con la difesa a tre siamo migliorati perché in fase difensiva diventiamo cinque più il mediano. Adesso concediamo meno spazi, continuando però a costruire occasioni. Avere un compagno di reparto (Boben ndr) che parla la tua lingua aiuta. Boben è sloveno, ma parlando in croato ci capiamo, ci aiuta a staccare dall’italiano. La stessa situazione l’ho avuta a Salerno, c’era un portiere sloveno Belec. Però ormai dopo sei anni, penso di parlare abbastanza bene anche l’italiano, no?“
Sulla scelta di Terni
“Volevo assolutamente andare a giocare altrove perché mi serviva continuità. Il mio procuratore mi ha detto che c’era la possibilità della Ternana e io sono stato contento perché la seguivo già dallo scorso anno, visto che c’erano miei ex compagni slavi anche come Raicevic. Poi conoscevo Lucarelli e alcuni giocatori, quindi ho detto sì. Purtroppo c’è voluto qualche giorno per le pratiche, ma ora eccomi qua”.
“Mi interessava giocare. La Serie A? Molto dura, un campionato forte. Si corre e si fatica meno, ma si combatte molto. Vlahovic? Ci conoscevamo, perchè lui era a Firenze quando io giocavo nel Livorno. Poi ci ho giocato contro: grandissimo talento, è destinato ad una carriera importante”.
Sui miti dell’ex Salernitana
“Non ho idoli, è stato mio padre che mi ha allenato e reso forte come sono. Non ero molto forte, da ragazzino, ma lui mi ha fatto allenare con i più grandi e questo mi è servito. Ho giocato con gente come Pasalic e l’ex interista Livaja, che poi sono diventati calciatori ad altissimo livello. Ma il vero salto di qualità l’ho fatto quando sono andato via dalla Croazia (al Salisburgo ndr)“.
Sul percorso della compagine umbra
“Ci manca ancora la matematica, ma sicuramente siamo più sereni perchè siamo salvi . L’ottavo posto, ultimo dei playoff non è lontano e possiamo arrivarci. Ma senza affanni. Potevamo fare qualcosa di più? Forse, ma secondo me è comunque una buona stagione. Perugia? Mi hanno spiegato quanto è importante qui. Vogliamo arrivarci bene. Il resto lo vedremo“