Salernitana, il pensiero di Bombardini: “Ci vuole un Presidente che abbia a cuore squadra, città e tifosi. Contrario alla multiproprietà”
BOMBARDINI SALERNITANA LOTITO – Intervenuto telefonicamente a Radio Alfa Davide Bombardini, ex fantasista granata, si è soffermato sul tema multiproprietà analizzando anche la posizione di Claudio Lotito, da mesi contestato da parte della tifoseria del Cavalluccio. Queste le sue parole diffuse da SalernitanaNews.it: “Quando si tratta di calcio ci vuole quel presidente che abbia a cuore […]
BOMBARDINI SALERNITANA LOTITO – Intervenuto telefonicamente a Radio Alfa Davide Bombardini, ex fantasista granata, si è soffermato sul tema multiproprietà analizzando anche la posizione di Claudio Lotito, da mesi contestato da parte della tifoseria del Cavalluccio. Queste le sue parole diffuse da SalernitanaNews.it:
“Quando si tratta di calcio ci vuole quel presidente che abbia a cuore squadra, città e tifosi, che abbia voglia di investire e fare bene, che soffra per la squadra e stia sul posto soprattutto seguendo in prima persona le dinamiche. Averlo da un’altra parte non giova in questo caso alla Salernitana”
“Aliberti è sempre stato molto criticato ma posso testimoniare che alla squadra ci teneva. Era sempre con noi, fumava un intero pacchetto prima della partita e un altro dopo. Si vedeva che soffriva per i risultati. Avrà fatto i suoi errori e non aveva disponibilità economiche pazzesche, però ci vorrebbe un presidente così, magari con potenzialità economiche più importanti. Va bene pensare al calcio come un’azienda, ma la Salernitana in Serie A potrebbe produrre venti volte quello che produce stando in B”
“Un tifoso vuol vedere un presidente che contribuisca a far crescere la propria squadra, indipendentemente dal fatto che il suo presidente abbia un’altra società. In questo caso per il tifoso a Salerno non è così e non gli sta bene. Credo che se Lotito fosse più coinvolto, non ci sarebbero questi malumori in seno alla tifoseria. Promozione impossibile? Ci sono sempre poi degli escamotage per potersi tenere le società e gestirle. Io comunque preferirei che ognuno avesse la sua società, sono contrario alla multiproprietà. Finché una è in C e l’altra in A, ancora può andare, ma due società in una stessa categoria non mi piacerebbero con lo stesso patron. Ogni squadra deve avere un unico presidente che si dedichi alla sua creatura, è giusto che nel calcio sia così”.