Brescia, Borrelli: “Tornare in B è stata una mia decisione. Siamo cresciuti, ce la giochiamo con tutti”
Gennaro Borrelli sempre più leader del Brescia
Gennaro Borrelli uno degli uomini copertina di un Brescia che prova seriamente a ritagliarsi uno spazio importante nei playoff. 8 gol per il classe 2000 e un rendimento che è cresciuto tanto specialmente con Maran, tanto da diventare davvero il volto del Brescia. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport Borrelli ha parlato della stagione e in generale del suo percorso.
Ecco le parole di Borrelli:
“Io non ho grandi traguardi, ne inseguo uno alla volta. Ora cerco di aiutare il Brescia a fare i playoff, poi vediamo. Gavetta in C? Utile. Non solo per giocare, ma per vivere. Campi difficili, pressione, giocatori per cui il calcio è vita: l’ho fatta da giovanissimo, ho cambiato mentalità. Partito da Pescara come Immobile? Quando sono arrivato era già partito. C’era Lapadula, da raccattapalle guardavo solo lui. Sempre meno attaccanti italiani forti? In B e in C ce ne sono, poi succedono tante cose: forse un po’ più di fiducia ci vorrebbe. Frosinone? Mi ha preso Angelozzi dal Monopoli, è stata una stagione fantastica che mi ha messo alla prova, ho più consapevolezza nei miei mezzi. Il Frosinone resta nel mio cuore, quel debutto è un giorno indimenticabile. Il Brescia mi riscatterà? Le valutazioni non le faccio io, ma il mercato. Se valgo così tanto è una soddisfazione. Tornare in B e approdare a Brescia è stata una mia decisione. Mi sentivo pronto per la A ma per crescere avrei dovuto giocare di più: Brescia è stata la scelta perfetta. Impegno e determinazione sempre gli stessi. Forse ora con due trequartisti è meglio, arrivano più palloni davanti. Gol più bello al Palermo? No, meglio il primo a Lecco. Parma? Abbiamo rispetto, ma è una partita come le altre, da affrontare dando il massimo e con spensieratezza. Siamo cresciuti, ce la giochiamo con tutti. Il Palermo se n’è accorto”.