Brescia, Borrelli: “La spinta che serviva l’ha data Maran, mi piace vedere Ibra, Dzeko e Haaland”
Le parole di Gennaro Borrelli, attaccante del Brescia, in un'intervista concessa alle colonne de La Gazzetta dello Sport.
In un’intervista a La Gazzetta dello Sport, Gennaro Borrelli ha toccato diversi temi. L’attaccante del Brescia ha parlato di Maran e del suo rendimento stagionale, rivelando poi le fonti di ispirazione delle reti segnate. Di seguito le dichiarazioni di Borrelli:
“Maran? La sua medicina è stata la schiettezza. Ti dice subito le cose come stanno. Ci ha dato quella spinta che serviva nel momento poco brillante che stavamo attraversando. Sto andando bene grazie a tecnico e squadre. Non bisogna porsi limiti, mai dormire sugli allori. Sono ancora giovane, voglio migliorare e ambisco a giocare nella categoria superiore. Ho chiesto al Frosinone di lasciarmi andare a giocare con più continuità, non sentivo la piena fiducia di Di Francesco, ringrazio Angelozzi per avermi lasciato andare. C’è grande sintonia fuori dal campo e in allenamento è sana competizione”.
“Oggi ci aspetta una partita difficile, loro sono una grande squadra, costruita per andare direttamente in Serie A. Mio padre? Mi è sempre accanto. Mi ha insegnato qualche trucchetto, ma non si è mai intromesso. Anzi, quando c’erano allenatori che non mi facevano giocare, diceva che dovevo fare di più e andare oltre i miei limiti. È stato ed è più un allenatore che bastona che un padre che coccola. Ispirazioni? Cerco di capire movimenti e contro movimenti. Mi piace andare a vedere Ibrahimovic e Dzeko, ma anche e soprattutto quel “mostro” di Haaland, guardo tutte le partite del City. Lui è una forza della natura, ha una fame e una voglia di non accontentarsi mai, questo fa grande un bomber”.