L’assessore Bosi: “Il Parma ha dimostrato di voler investire, a breve la presentazione del progetto del nuovo Tardini”
Il punto della situazione
Ai microfoni di Parmalive ha parlato l’assessore del Comune di Parma con deleghe a Bilancio, Sport, Patrimonio e Food Policy Marco Bosi.
Ecco il suo punto sul progetto del nuovo Tardini:
“Il prossimo passaggio sarà la presentazione del progetto definitivo da parte del Parma Calcio, per cui i tempi, ora, dipenderanno dal club. Al momento l’Amministrazione sta interloquendo con la società a più livelli, politici e tecnici, per arrivare ad un definitivo che rispetti quanto approvato con la mozione. Nei mesi scorsi avevamo già parlato con il Parma riguardo i punti rivisti in consiglio, per cui ora starà a loro produrre la documentazione in tempi celeri per velocizzare l’iter.
Ad oggi risulta difficile dare una data: dal momento in cui il club ci consegnerà il progetto noi avremo qualche giorno per aprire una Conferenza dei Servizi Decisoria e questa si dovrà esprimere entro 60 giorni, salvo sospensive per eventuali incompletezze. Poi, una volta che arriverà il via libera, ovviamente dipenderà anche dal club decidere quando far incominciare i lavori, tenendo presente anche del fattore sportivo, con un campionato che potrebbe essere già in corso.
Il Consiglio di lunedì ha dimostrato ulteriormente la compattezza di questa Amministrazione nel voler portare avanti questo progetto. Inoltre avevamo già inviato due lettere al Parma Calcio, in seguito alla prima proposta presentata, dove già si evidenziavano tutte quelle indicazioni che di fatto poi sono rientrate nella mozione. Perciò il club sta già lavorando da tempo a risolvere quanto evidenziato di recente. Il Parma Calcio ha già dimostrato di essere una società molto attenta nell’ascolto e nel rispetto delle esigenze e delle richieste dell’amministrazione comunale.
Noi abbiamo dato un’indicazione al club, ossia che la nostra volontà sarebbe quella di ridurre i disagi agli abitanti della zona ed ai tifosi. Lo si valuterà meglio con il definitivo. Quando ci saranno le partite le decisioni spetteranno alla Questura, e negli ultimi tempi c’è grande condivisione di intenti in merito. Le misure restrittive dipenderanno anche dal Governo e dalla Federazione, ma dobbiamo sottolineare come a Parma il deflusso post-gara sia molto più rapido rispetto tante altre città che invece vengono prese come modello. Poi è chiaro che dipenderà molto anche dal giorno delle partite.
Io ho sempre richiesto alla Lega Calcio che le gare venissero giocate di domenica qui a Parma e devo dire che la Serie A ci ha sempre ascoltato. La Lega di Serie B, invece, ha spesso fissato gli incontri in giornate ed orari piuttosto scomodi per la viabilità, facendoci giocare anche partite infrasettimanali alle 18… Nei giorni di non-partita andrà capito come garantire un accesso all’impianto in sicurezza e questo spetterà al club, così come le spese annesse. Sottolineo che il Parma Calcio negli ultimi anni, in ottemperanza ad una legge dello stato, ha rimborsato al Comune il costo della polizia locale che forniva il servizio di sicurezza nei giorni delle gare.
Non abbiamo ancora parlato di questo, ma le nostre indicazioni saranno quelle di andare verso un modello tedesco anziché di quello inglese. Questo, quando si è parlato in materia di ristrutturazione degli stadi, ha portato un innalzamento dei prezzi nei settori nobili, quelli popolari, invece, hanno mantenuto un sostanziale equilibrio. In Inghilterra, invece, tutti i settori hanno mostrato aumenti tangibili. Poi è chiaro che se il servizio è più alto rispetto quello precedente la gente è disposta anche a pagare maggiormente se ci sono dei miglioramenti.
I costi non sono mai stati un problema per il club, che ha sempre dimostrato di voler investire sulla questione e di non avere grandi limiti in materia. Questi poi saranno dettati dal tipo progetto che verrà approvato. Riguardo il diritto di concessione, questa sarà una questione della quale parleremo a stretto giro anche con la proprietà, ma c’è fiducia sul fatto che si possa trovare un accordo anche su questo, visti gli ottimi rapporti sin qui mantenuti. La durata della concessione, ad ogni modo, sarà figlia dei costi e del PEF, perché per legge non può esistere una concessione in perdita, per cui dipenderà dal progetto che verrà presentato.
Oggi abbiamo una proprietà solida del Parma Calcio, ma la soluzione del diritto di concessione tutela maggiormente la città in quanto non si potrà sapere quel che accadrà da qui ai prossimi decenni…”