Cremonese, Braida: “Brescia? Non posso dimenticarla. Sabato non possiamo permetterci ulteriori passi falsi”
BRAIDA CREMONESE BRESCIA – Ariedo Braida, direttore generale della Cremonese, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Bresciaoggi in vista della sfida di sabato contro il Brescia, ricordando i trascorsi da giocatore biancazzurro. Queste le sue parole riportate da tifobrescia.it: “Brescia? Non posso dimenticarla, come faccio? Bresciana è la mia prima moglie. Inoltre ho conservato amicizie che […]
BRAIDA CREMONESE BRESCIA – Ariedo Braida, direttore generale della Cremonese, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Bresciaoggi in vista della sfida di sabato contro il Brescia, ricordando i trascorsi da giocatore biancazzurro.
Queste le sue parole riportate da tifobrescia.it: “Brescia? Non posso dimenticarla, come faccio? Bresciana è la mia prima moglie. Inoltre ho conservato amicizie che durano tuttora. E avevo davvero un ottimo rapporto anche con i giornalisti. Ricordo in particolare Gino Cavagnini e Giorgio Sbaraini. Della città ricordo ancora un posto spettacolare come i Ronchi, e gli amici: Beppe Tomasini che adesso vive a Cagliari, ed Egidio Salvi, una bandiera già allora. Ho un bel ricordo anche dell’allenatore Azeglio Vicini. La Cremonese è in una situazione di classifica tale da non potersi permettere ulteriori passi falsi. Brescia davvero inspiegabile. Sulla carta aveva tutto per poter tornare immediatamente in Serie A. Ha perso Torregrossa, di gran lunga il miglior attaccante della B. Talmente superiore a tutti, che anche in Serie A se la sta cavando egregiamente. Cellino è un presidente che ha dimostrato di saper fare calcio come si deve sia in Italia sia all’estero. Cambia un po’ troppo spesso gli allenatori, ma è nella sua natura di istintivo. Sacchi ai suoi tempi è stato un fenomeno, una novità dirompente per il calcio italiano. Ma non ha avuto una fortuna che è stata di Guardiola: lui ha giocato nel Brescia di Mazzone, dal grande Carletto ha imparato tanto”.