Sudtirol, il ds Bravo: “Zauli è un tecnico molto intelligente, non è semplice gestire una formazione U23”
BRAVO SUDTIROL – Bravo, ds del Sudtirol, ha parlato ai microfoni di tuttojuve.com in particolare dell’arrivo dalla Juve U23 di mister Lamberto Zauli con cui aveva già lavorato in passato. Ecco le sue parole: “Avevamo fatto un buon risultato, Lamberto è un bravo allenatore e molto intelligente. E’ una persona con cui condividere, parlare, è […]
BRAVO SUDTIROL – Bravo, ds del Sudtirol, ha parlato ai microfoni di tuttojuve.com in particolare dell’arrivo dalla Juve U23 di mister Lamberto Zauli con cui aveva già lavorato in passato. Ecco le sue parole:
“Avevamo fatto un buon risultato, Lamberto è un bravo allenatore e molto intelligente. E’ una persona con cui condividere, parlare, è stato proprio questo a spingermi nel prendere lui. Ci tengo a precisare che tutti i passaggi sono stati effettuati nella maniera corretta, per questo ringrazio la Juventus nelle persone di Federico Cherubini e Giovanni Manna che mi dato la possibilità di contattarlo”.
Quando è nata l’idea Zauli? Subito dopo la promozione?
“Sinceramente è nata nel momento in cui il nostro ex allenatore Ivan Javorcic ci ha comunicato di voler prendere in esame l’offerta del Venezia. Da lì ci siamo attivati per prenderlo”.
Lo conoscevi già, ma può aver influito maggiormente il fatto di averlo sfidato tre volte in questa stagione?
“Ha disputato un buon campionato, buone partite, ma non lo abbiamo voluto solo per questo. Penso che non sia semplice gestire una formazione come l’U23 in cui spesso e volentieri i giocatori vanno e vengono dalla prima squadra, non l’ho mai sentito lamentarsi di questo aspetto. Ho bisogno di persone interessate di più all’aspetto positivo che a quello negativo in questa stagione, perché l’obiettivo sarà molto duro”.
Obiettivo salvezza
“Anche all’ultimo minuto o all’ultimo secondo, è quello l’obiettivo primario. Fare come la Cremonese? Noi guardiamo a mantenere la categoria, non ad altre cose. Per le regole attualmente in vigore, necessiteremo per forza di giocatori giovani che a me piacciono molto. Faremo una via di mezzo, 10/12 di cui la metà giovani”.
Vi sono stati accostati diversi talenti dell’U23 come Nicolussi Caviglia e Soulè, c’è qualcosa di vero?
“La Juventus ha molti giocatori forti, ma al momento è prematuro parlarne”.
Che cosa ti ha sempre colpito di questa realtà?
“Mi ha sempre colpito la voglia di migliorarsi, del rispetto dei ruoli, per un qualsiasi dipendente è la giusta realtà in cui poter lavorare al meglio. Non bisogna mai smettere di migliorare, qui al Südtirol c’è sempre la volontà di mettere un mattoncino anno dopo anno”.