Bari, Andrey (GremioNews): “Brenno? Ha dei difetti tecnici. È sfiduciato perché non gioca dal 22 giugno”
Parola al giornalista brasiliano, che ha parlato dell'obiettivo dei biancorossi a PianetaBari
Brenno è pronto a raccogliere l’eredità di Caprile al Bari. Secondo indiscrezioni dal Brasile, l’affare si potrebbe concludere in prestito oneroso per 150.000 euro e riscatto per una cifra tra i 3 e 4 milioni di euro. Per conoscere meglio quello che dovrebbe essere il nuovo numero uno biancorosso, è intervenuto microfoni di PianetaBari.com il giornalista Talis Andrey de Mello, redattore della testata www.gremionews.com.br. Ecco le sue parole:
Talis, parlaci un po’ di Brenno.
“Brenno è arrivato nella squadra maggiore del Gremio nel 2021, ma è stato segnato dalla retrocessione del club. Non era, però, colpa sua. Ha vinto ad esempio la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo nel 2020, sebbene come portiere di riserva. Nel 2022 è poi tornato titolare col Gremio nella parte finale di stagione”.
Perché quest’anno non ha quasi mai giocato?
“Ha fatto degli errori grossolani e poi è venuto fuori il portiere Adriel, che tecnicamente è un fenomeno, ma è stato allontanato subito per indisciplina”.
Che tipo di errori ha compiuto?
“Se devo parlare dei suoi difetti, ha difficoltà ad uscire sui palloni aerei e difetta con la palla tra i piedi. In particolare, pecca spesso nell’affrontare gli attaccanti avversari sui corner e sui cross. Ha sbagliato diverse volte fino a che il mister non ha deciso di farlo sedere in panchina”.
Quando è stata l’ultima volta che ha giocato?
“Il 22 di giugno, quando il Gremio vinse per 3-1 contro l’America-MG. Vi racconto un episodio. In quella partita ha subito un gol proprio da azione d’angolo. Il giocatore della squadra avversaria nel post-partita ha dichiarato che sapevano che Brenno avesse difficoltà sulle palle inattive e hanno approfittato sfruttando questo suo limite. Inutile dire che sia andata proprio così. Il pubblico allora lo ha completamente disapprovato”.
Credi quindi che Brenno sia sfiduciato?
“Io personalmente lo reputo più forte di Grando, un portiere che ha approfittato di questa situazione e ora è il titolare. Ma se devo essere sincero penso di sì, ha perso totalmente la fiducia della squadra e questo l’ha colpito molto”.
Quali sono invece i suoi punti di forza?
“È molto bravo sulle conclusioni ravvicinate e in generale sui tiri da dentro l’area di rigore. Si esalta sulle parate difficili”.