22 Marzo 2025

Brescia, pugno duro anche di ALG e USSI sulla conferenza stampa di Castagnini: “Quanto accaduto è surreale”

Continua la polemica su quanto successo a Brescia

Continua a far discutere la conferenza stampa convocata dal direttore sportivo del Brescia Renzo Castagnini unicamente con le testate partner. Un caso che fatica a spegnersi e sul quale sono intervenuti ai microfoni di CalcioBresciano.it anche il presidente dell’Associazione Lombarda Giornalisti Paolo Perucchini e il presidente dell’Unione Stampa Sportiva Italiana Pier Augusto Stagi, parole riportate dal sito bresciaingol.com.

Le parole di Perucchini: Le conferenze stampa devono essere aperte a tutti. L’Ordine dei giornalisti della Lombardia considera particolarmente grave l’episodio del Brescia Calcio, il cui direttore sportivo ha invitato solo i giornalisti di due testate inviando la registrazione dell’evento a tutti gli altri giornali. Il diritto di informazione riguarda tutte le questioni che hanno una rilevanza sociale e tra queste lo sport ha un ruolo speciale. È l’occasione allora per l’Ordine dei giornalisti della Lombardia di ricordare che l’attività delle società sportive e le disposizioni dei contratti privatistici sui diritti d’autore e sull’uso degli impianti trovano comunque un limite nel diritto costituzionale, di diritto pubblico, di informazione e nel diritto di cronaca riservato ai giornalisti. È nostra intenzione dunque monitorare la situazione e individuare le modalità con cui intervenire per ripristinare le corrette modalità di informazione“.

Le parole di Stagi:Ciò che è accaduto a Brescia è surreale. Inizialmente qualcuno ha fatto riferimento ad un incontro riservato ai media partner, ma è un concetto veramente complesso da comprendere nell’ottica dei corretti rapporti tra società di calcio e testate giornalistiche. Già lì ci sarebbe stato un grosso peccato in termini di trasparenza e correttezza. Credo sia stato, a tutti gli effetti, un enorme pasticcio su tutta la linea, compreso il successivo invio del video alle testate escluse. Come si suol dire, la pezza è stata ancora peggio del buco. Credo che in casa Brescia Calcio manchi educazione comunicativa. Eppure non mi pare che recentemente ci siano state modifiche all’articolo 21 della Costituzione. Meglio ripassarlo. Quanto a Giornale di Brescia e Bresciaoggi, che hanno regolarmente presenziato nonostante questo modus operandi, ritengo che sia auspicabile pretendere maggior rispetto tra testate e colleghi, anche se competitor. Mi sarei aspettato un segnale da parte loro. I giornalisti devono sempre fare squadra contro chi minaccia la libertà di stampa e il pluralismo. Il rispetto e la solidarietà, in questi casi, contano molto più di una notizia“.

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