Brescia: il Rigamonti è una sentenza. Ma per la Serie A…
In un Brescia che sfreccia lanciatissimo verso la promozione in Serie A, particolare rilevanza assume il “Fattore Rigamonti“. I ragazzi di Corini, infatti, sono la squadra che, assieme al Pescara, hanno ottenuto più punti nel proprio stadio (media di 2,31 punti a partita), ma con un match in meno disputato rispetto agli abruzzesi. 9 vittorie, 3 […]
In un Brescia che sfreccia lanciatissimo verso la promozione in Serie A, particolare rilevanza assume il “Fattore Rigamonti“. I ragazzi di Corini, infatti, sono la squadra che, assieme al Pescara, hanno ottenuto più punti nel proprio stadio (media di 2,31 punti a partita), ma con un match in meno disputato rispetto agli abruzzesi. 9 vittorie, 3 pareggi ed una sola sconfitta tra le mura amiche, sono un bottino che la dice lunga sull’incidenza che l’impianto e l’ambiente bresciano hanno sul rendimento mostruoso delle Rondinelle. Se si guarda alle ultime nove gare del torneo, si potrà constatare che 5 di esse verranno disputate da Donnarumma e compagni proprio davanti al proprio pubblico, il che rafforza ancora di più l’ipotesi di un salto di categoria che manca in quel di Brescia da diversi anni.
Rigamonti, però, croce e delizia. Come annunciato dal Corriere dello Sport, l’impianto attualmente non risulterebbe idoneo ad ospitare le partite casalinghe in un eventuale torneo in Serie A. Si sarebbe parlato nelle scorse settimane di un’ipotesi di costruzione di un nuovo impianto, ma che costringerebbe squadra e tifosi a migrare temporaneamente lontani da Brescia per questioni di tempistica relative alla costruzione dello stesso. Cellino, quindi, pare voglia correre ai ripari, ricorrendo al progetto del Comune che permetterebbe di eseguire i lavori di restyling necessari per portare la capienza del Rigamonti a 16000 posti, il minimo indispensabile richiesto per poter giocare nella massima serie. Il terreno di gioco verrebbe avvicinato alla tribuna centrale, mentre sugli altri tre settori verrebbero costruite gradinate in tubolari. In questo modo, la squadra potrebbe disputare le proprie gare rimanendo nella propria città e si eviterebbero spostamenti da parte di calciatori e tifoseria decisamente pesanti, sia dal punto di vista logistico che economico.