Brescia, in caso di A il Rigamonti ha bisogno di adeguamenti
BRESCIA RASSEGNA STAMPA – Una grana per il Brescia, che in caso di promozione lotta contro il tempo per gli adeguamenti al Rigamonti. E’ quanto recitano le colonne dell’edizione odierna di Tuttosport. A sei giornate dalla fine del campionato, in casa Rondinelle c’è fermento: tanto argomenti di cui discutere che, in caso di massima serie, […]
BRESCIA RASSEGNA STAMPA – Una grana per il Brescia, che in caso di promozione lotta contro il tempo per gli adeguamenti al Rigamonti. E’ quanto recitano le colonne dell’edizione odierna di Tuttosport.
A sei giornate dalla fine del campionato, in casa Rondinelle c’è fermento: tanto argomenti di cui discutere che, in caso di massima serie, potrebbero trasformarsi in problemi di complessa risoluzione. Se Eugenio Corini pensa a scendere in campo, il patron Cellino pensa al futuro.
Il discorso più caldo riguarda il Rigamonti, dallo stand-by per l’impianto che dovrebbe ospitare il trionfo biancazzurro in caso di A, al problema della capienza dello stadio – da 12mila a 16mila spettatori, secondo quanto richiesto dalla Lega di serie A ndr. -, da risolvere con la ristrutturazione.
I lavori andrebbero effettuati in pochi mesi, evitando un possibile “trasloco” della squadra in un’altra struttura. Una delle possibilità riguardava lo stadio Brianteo di Monza, ipotesi smentita da Adriano Galliani, amministratore delegato dei brianzoli. Il 12 maggio arriverà a Brescia John Caniglia, a capo della società australiana che presenterà il progetto del nuovo stadio.
Intanto Cellino pensa al mercato: il giovane gioiellino Sandro Tonali è al centro di una vera e propria asta, valutato ben trenta milioni di euro. La sua cessione a fine stagione pare una certezza, in vista di un possibile ingaggio di Mario Balotelli. Si sogna in grande a Brescia.
Lunedì sera in programma la sfida contro il Livorno: dopo tre gare in sei giornate, le rondinelle hanno il tempo di preparare la gara che vale la fuga verso la massima serie.