Ascoli, Brosco: “Un peccato che la scossa non ci sia stata all’inizio”
BROSCO ASCOLI – Riccardo Brosco, difensore dell’Ascoli, ha parlato al termine del match vinto contro la SPAL. Ecco quanto raccolto dal sito ufficiale del Picchio: “Ho visto la squadra partire bene, ci siamo resi pericolosi in due occasioni da gol capitate a Bajic prima e Sabiri poi. Invece siamo andati sotto di un gol per […]
BROSCO ASCOLI – Riccardo Brosco, difensore dell’Ascoli, ha parlato al termine del match vinto contro la SPAL. Ecco quanto raccolto dal sito ufficiale del Picchio: “Ho visto la squadra partire bene, ci siamo resi pericolosi in due occasioni da gol capitate a Bajic prima e Sabiri poi. Invece siamo andati sotto di un gol per un ‘infortunio’ che può succedere a tutti. Non ci siamo arresi, avevo visto la squadra sul pezzo, abbiamo continuato a fornire una prestazione come quella resa nelle ultime partite. Era importante dare continuità ai risultati, questa vittoria è meritata, tutta la squadra l’ha voluta fortemente e l’abbiamo conquistata con le unghie e con i denti, abbiamo ringhiato su tutti i palloni. Ora dobbiamo restare umili e affrontare la prossima partita con l’Empoli con la stessa mentalità delle ultime uscite perché la nostra è una squadra che, appena abbassa l’intensità, diventa una squadra normale.
Ringrazio Dionisi per le sue parole, noi più vecchi abbiamo cercato in tutti i modi di far integrare i ragazzi arrivati a gennaio, ma, ancor prima, quando è arrivato Mister Sottil, abbiamo cercato di compattarci, avendo toccato il fondo. Con Sottil in panchina abbiamo ottenuto 31 punti nell’arco di in un girone più una partita. È un peccato che la scossa non ci sia stata dall’inizio.
Stasera festeggeremo in pullman questa vittoria, ma da domattina testa all’Empoli, sarà una partita difficilissima, i toscani verranno ad Ascoli per cercare punti per vincere il campionato, ma dalla nostra abbiamo la fame di una squadra che vuole salvarsi a tutti i costi. Mi dispiace per Avlonitis, spero recuperi in fretta perché sta facendo bene, così come Quaranta quando è stato chiamato in causa“.