29 Settembre 2023

Palermo, Brunori: “Abbiamo dato un segnale forte ora serve equilibrio”

L'attaccante del Palermo, Matteo Brunori, protagonista assoluto nella trasferta di Venezia con la prima tripletta in B

Valerio Pennicino / Getty Images - Via One Football

L’attaccante del Palermo, Matteo Brunori, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha parlato della tripletta realizzata contro il Venezia sottolineando la forza del gruppo e la voglia di entrare nella storia del club rosanero.

Ecco le sue parole

“Se non segni per cinque partite senti aumentare la responsabilità. Ho sempre avuto i tifosi, lo staff, la dirigenza, i miei compagni vicino, sapevo che il gol sarebbe arrivato. Inoltre la squadra stava segnando e portando punti. E poi mi preme dire una cosa: l’altra sera sono rientrato negli spogliatoi e ho trovato tutti ad applaudirmi con un entusiasmo unico. Mi sono commosso, resterà un’immagine indelebile. Questo fa capire che gruppo siamo. È così che si crea qualcosa d’importante“.

Segnale forte“La sconfitta col Cosenza in casa ci ha fatto davvero male, vincere su un campo difficile come Venezia era fondamentale. Dovevamo dare una risposta a noi stessi, all’ambiente e al campionato”.

L’importanza dell’equilibrio – “Siamo una squadra che ha carattere, qualità e valori. La cosa più importante è l’equilibrio: non eravamo brocchi dopo il Cosenza, non siamo fenomeni ora. Siamo secondi con una partita in meno in un campionato in cui solo il Palermo ha dichiarato di puntare alla promozione? È il risultato del nostro lavoro, ripeto, però, serve l’equilibrio per restare aggrappati lassù sino alla fine. È quello che fanno le grandi squadre. Giocare a Palermo implica delle responsabilità superiori. Giocare senza responsabilità equivale a non farlo. Sappiamo cosa vuole la società, lotteremo fino alla fine”

Testa al Sudtirol“Affronteremo una squadra che conosciamo a cui l’anno scorso abbiamo lasciato punti (4, ndr). È difficile, ha qualità importanti. Sappiamo cosa dobbiamo fare”.

Il paragone con Toni – “Stiamo parlando di un campione del mondo che ha fatto la storia del Palermo e non solo, è un paragone impegnativo e un orgoglio assoluto. Sono sempre più onorato di entrare nella storia di questo club, perché penso che un giorno potrò raccontarlo con grande emozione. Spero di farlo con un lieto fine”.