Venezia, Busio: “Vanoli è un grande motivatore, mi ha spronato a fare meglio. Un onore aver incontrato il CT”
Le parole del centrocampista statunitense
Gianluca Busio, in un’intervista per Ca’Venezia, ha parlato dei miglioramenti ottenuti con Paolo Vanoli e del suo incontro con il CT della nazionale degli USA, avvenuto dopo il match contro il Como.
Qui le sue parole, estratte da Trivenetogoal: “Quella con il Como è stata una grande partita tra due delle squadre migliori del campionato, una di quelle gare in cui i dettagli fanno la differenza. Dobbiamo ancora migliorare per poter raggiungere risultati importanti, non siamo contenti per il risultato ma siamo ancora nelle prime posizioni e l’importante è rialzare la testa pensando alla prossima gara. In questa stagione abbiamo segnato tanti gol e spesso abbiamo difeso bene ma a volte capita di essere sfortunati. Sicuramente possiamo migliorare e creare ancora più occasioni da rete nelle prossime gare e fare di tutto per essere più concentrati nei minuti finali.
Ciò che può fare la differenza in questa corsa finale è la forza del gruppo, anche chi non gioca spesso può aiutare molto e dare il suo contributo perché avremo bisogno di tutti, specialmente dopo una settimana con tre partite giocate. Abbiamo tanta qualità, abbiamo dimostrato di poter fare molto bene e se continuiamo a giocare così i gol arriveranno con il contributo di tutti reparti. Ora siamo concentrati sul Bari, sarà una partita importante contro un avversario di qualità, vogliamo farci trovare pronti e fare una grande prestazione davanti ai nostri tifosi per rialzarci dopo la sconfitta di Como. Crediamo in noi stessi, vogliamo lottare fino alla fine per inseguire il nostro sogno.
Nell’ultimo anno penso di aver fatto un cambio di mentalità, ho sempre pensato di avere talento e di poter fare bene forse dovevo solo trovare le motivazioni giuste e quest’anno nel ritiro estivo è scattato in me qualcosa. Sapevo di avere le qualità per poter aiutare la squadra con gol, assist e corsa. Senza dubbio Mister Vanoli ha inciso molto in questo mio cambiamento perché oltre ad essere un ottimo allenatore è anche un motivatore, infatti quando arrivò lui non stavo giocando bene e, molto onestamente, me lo fece notare.
Mi disse anche che aveva fiducia nelle mie qualità e che avrebbe avuto bisogno di me nella sua squadra. Volevo ripagare questa sua fiducia e spero di esserci riuscito fin qui, è uno dei migliori allenatori in circolazione. Quando il CT della Nazionale degli Stati Uniti viene a vederti è senza dubbio un grande onore e sono felicissimo di averlo potuto incontrare dopo la sfida contro il Cittadella.“