Cambio nome o (probabile) fallimento? La Ternana è ad un bivio
Dopo il comunicato e la decisione di voler vendere il club da parte del patron Longarini, alla Ternana son state settimane di fermento che hanno susseguito un’impresa epica sul campo. I nomi di papabili acquirenti si son susseguiti: da Ferrero sino a Camilli ma, ad oggi, pare che l’accordo lo si troverà con Stefano Bandecchi, […]
Dopo il comunicato e la decisione di voler vendere il club da parte del patron Longarini, alla Ternana son state settimane di fermento che hanno susseguito un’impresa epica sul campo. I nomi di papabili acquirenti si son susseguiti: da Ferrero sino a Camilli ma, ad oggi, pare che l’accordo lo si troverà con Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università degli studi Niccolò Cusano. Tutto fatto, tutto risolto per il meglio, potrebbe essere, ma in realtà non è così: la condizione fondamentale per l’acquisizione del club, infatti, è il cambio di denominazione che diventerà, un po’ come fatto col Fondi, Unicusano Ternana. Per alcuni il nome non intacca la fede mentre per altri il riconoscersi nel nome storico delle Fere viene prima di tutto. L’ostilità di alcune frange di tifosi potrebbe far saltare la trattativa ma, a questo punto ci si chiede: arriverà un altro acquirente? L’iscrizione in Serie B sarà garantita da qualcuno? Ad oggi a queste domande è difficile trovare risposte certe ed uniformi. Quel che è certo è che Bandecchi ha imposto le proprie condizioni, ora sta a Terni decidere.