SPAL, Capradossi: “Difendere alti mi piace. Qui tanti giovani bravi e con grandi margini”
CAPRADOSSI SPAL CAPRADOSSI SPAL – Elio Capradossi, difensore centrale ingaggiato in estate della SPAL, ha concesso un’intervista al Resto del Carlino. “Io ero e sono molto amico di Dickmann dai tempi delle nazionali giovanili, e conoscevo già anche Mora. Poi Vicari tramite amici comuni, pur senza averci mai giocato assieme. In fondo, anche con i romanisti […]
CAPRADOSSI SPAL
CAPRADOSSI SPAL – Elio Capradossi, difensore centrale ingaggiato in estate della SPAL, ha concesso un’intervista al Resto del Carlino.
“Io ero e sono molto amico di Dickmann dai tempi delle nazionali giovanili, e conoscevo già anche Mora. Poi Vicari tramite amici comuni, pur senza averci mai giocato assieme. In fondo, anche con i romanisti non avevo mai militato nella stessa squadra per ragioni di età. Ricordo bene Viviani, lui promessa della Primavera e io ragazzino, mentre D’Orazio al contrario è più giovane di me. Spaltro l’ho conosciuto qui, però da tutti ho avuto una mano nell’inserimento.
Io già padrone della linea difensiva? E’ un complimento che mi fa molto piacere. E’ importante fare bene e aiutare la squadra e soprattutto i ragazzi più giovani. Da Colombo a Seck, da Latte Lath a D’Orazio, da Tripaldelli a Esposito ed Ellertsson, sono tutti ragazzi già bravi ma con grande margine di miglioramento ancora. Diventeranno tutti giocatori di livello. Seck è al primo vero anno da senior e per questo motivo lui più di altri sta lavorando per trovare la sua dimensione, ma ha qualità.
Cosa va migliorato dietro? Tanti aspetti, da crescere c’è sempre. Dobbiamo giocare assieme il più possibile per crescere come reparto. D’altronde, difendendo alti bisogna anche mettere in conto che ci si possa esporre di più agli attacchi degli avversari. Qualcosina in più è fisiologico concedere, con il nostro modo di giocare. Ma a me piace molto questo sistema, è stimolante per noi difensori e mette gli avanti nelle condizioni di battere a rete tanto e fare più gol.
Direi che nel primo anno allo Spezia ho cercato di imparare molto da Claudio Terzi che era l’esperto del reparto e mi fece da chioccia. Dopo con quel che ho imparato da lui mi sono messo in proprio. Ferrara mi piace. E’ una città molto carina. Mi devo ancora dedicare a un giro più approfondito, ma la vivo ogni giorno dal momento che abito in pieno centro e la giro sempre, anche per le cose quotidiane o per venire al campo di allenamento.”