Venezia, Carboni: “Ho trovato un gruppo sano e compatto. Situazione difficile, ma vedo grandi qualità”
Parola al nuovo centrale dei veneti
Andrea Carboni, giunto in Laguna nella recente sessione invernale di calciomercato, è stato presentato alla stampa in qualità di nuovo difensore del Venezia.
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Queste – riprese da TrivenetoGoal.it – le sue dichiarazioni:
“Ho trovato un gruppo molto genuino, molto forte e compatto, che si trova in una situazione non semplice. E’ un momento delicato, ma penso ci siano grandi qualità e penso che la partita con il Benevento era davvero una finale. Il direttore Antonelli mi ha chiamato per un mese, ma ero un po’ bloccato dal Monza, però alla fine è andato in porto il trasferimento. Al Cagliari ho vissuto la più grande delusione calcistica, non è stato semplice, però sono sicuro di potermi riscattare al meglio. Al Monza mi aspettavo altre cose, ma sono arrivato in laguna con voglia e cercherò di dare il massimo per questo gruppo. Non è semplice affrontare una situazione del genere. In difesa siamo tre giocatori che giocano a tre da parecchio tempo: abbiamo lavorato tanto per trovare i meccanismi in poco tempo, ma conosciamo il modulo. Con Ceppitelli siamo in sintonia, abbiamo lavorato tre anni insieme. Il mio idolo è Nainggolan, da quando sono piccolo. Ho avuto anche la fortuna di giocarci insieme. E’ sempre stato il mio punto di riferimento. In difesa, Bastoni, mi piace molto. Cerco di rubare qualcosa anche a Chiellini. E’ un momento dove ogni partita è una finale. Ogni punto è importante ed è fondamentale non perdere. In questo momento è importante richiamare la gente allo stadio. Non dobbiamo pensare alle critiche, dobbiamo uscirne insieme, tifosi e giocatori. Siamo un gruppo che non merita tutto questo. Abbiamo voglia di portare il Venezia in alto. In uno spogliatoio di tante nazionalità, ho trovato un gruppo sano. In campo dobbiamo parlare la stessa lingua, però non è così difficile. Anche i ragazzi stranieri sono apertissimi. Il giocatore più forte che ho affrontato è stato Lukaku, è davvero impressionante. Sto legando con tutti, conoscevo anche già Milanese e Ciervo. Modolo mi ha fatto già sentire a casa, si è preoccupato del fatto che mi integrassi al gruppo. Sono stato tanti anni fa a Mestre per prendere la cintura di jujitsu, ma ci godremo Venezia. Ero più portato al calcio, ma il jujitsu mi ha aiutato tanto. Conoscere altri sport fa sempre tanto bene. Mi ha aiutato anche nel calcio, mi ha insegnato movimenti diversi. Anche Ibra ha fatto arti marziali: mi faceva paura in campo, io a lui facevo molta meno paura”.