Catanzaro, Caserta: “Nessuna rivincita verso il Cosenza: chi comanda decide, anche se l’esonero è stato ingiusto. L’anno scorso critiche sulla mia persona”
Il commento del trainer giallorosso

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Fabio Caserta, tecnico del Catanzaro, è intervenuto in sala stampa al termine del Derby di Calabria del Ceravolo vinto 4-0 contro il Cosenza.
Catanzaro-Cosenza: l’analisi di Caserta
“Non avevo nessuna rivincita da prendermi, per come la vedo io a Cosenza il mio percorso era stato positivo. Chi paga e comanda ha il diritto di fare le proprie scelte, io questa non l’avevo condivisa ma l’ho accettata in silenzio e con rispetto. I derby sono sempre spettacolari, non me lo sarei mai aspettato così. Ci tenevo a vincere, anche perché so l’attaccamento della piazza a questo appuntamento. Siamo salvi, lo dice la matematica, a 8 giornate dalla fine. Subentrare all’inizio era difficile, lo sarebbe stato per chiunque come normale che fosse. Io però credo tanto nel mio lavoro e nel rapporto con la squadra, perché la differenza la fanno sempre loro e per questo ci tengo a essere leale e sincero con tutti, sia verso chi gioca che verso chi lo fa meno. Dedico questo successo a loro, alla città e alla società. In particolare al presidente, che mi stima come professionista e come uomo e me lo ha sempre dimostrato. Il pubblico è stato eccezionale, una serata indimenticabile. Ilie è un ragazzo che sta crescendo molto, all’inizio ha avuto qualche difficoltà con la lingua, oggi è entrato in partita in maniera pazzesca ma non mi stupisce, perché lo vedo in allenamento e so cosa può fare. Cerco di dare la possibilità a tutti di giocare, e quando i ragazzi ti seguono accade che quando entrano in campo sono in grado di fare bene. A Cremona avevamo avuto molte difficoltà, oggi invece siamo stati molto bravi a chiuderla subito e a soffrire pochissimo. Mi ha fatto piacere rivedere molti miei ex calciatori, gli auguro il meglio. Adesso dobbiamo puntare a rimanere nei playoff, provando ad arrivare nelle migliori posizioni possibili ma senza l’assillo della classifica. Oggi è il giorno migliore da quando sono qui, senza dubbi. Molti mi avevano detto chi me lo avrebbe fatto fare a venire qui dopo Vivarini, ma non mi interessa nulla di ciò che dicono da fuori. Dicono che non rido mai, ma assicuro che non è così. Credo nel mio lavoro: posso piacere o non piacere come tecnico, ma l’anno scorso sono stato criticato anche come uomo. Qualcuno ha parlato troppo sotto questo punto di vista”.