Catanzaro, Caserta: “A Cosenza senza due centrocampisti. I derby andrebbero giocati coi tifosi presenti”
Tra stanchezza e assenze
L’allenatore del Catanzaro Fabio Caserta ha presentato in conferenza stampa il derby col Cosenza come riportato da CalcioCatanzaro.
“Il derby è già una partita diversa dalle altre, a questo si aggiunge la concomitanza delle feste natalizie che la rende ancora più particolare, dovendo affrontare due gare in una settimana abbiamo già sostenuto una settimana di lavoro diversa rispetto a quella solita. Ma la squadra sta bene, ha metabolizzato la sconfitta contro lo Spezia perché abbiamo valutato soprattutto la prestazione.
È vero che alcune partite si preparano quasi da sole. Io ho cercato di parlare il meno possibile alla squadra. I ragazzi sanno bene quanto è importante questa partita per la città e per tutti noi, non serve aggiungere ulteriore pressione a quella che arriva da fattori esterni, legati alla rivalità calcistica. Dobbiamo affrontarla con la giusta concentrazione, ricordandoci che vale tre punti, come tutte le altre gare.
È la partita dell’anno. Loro giocano in casa e hanno una gran voglia di tornare alla vittoria: noi però rispettiamo ogni avversario, e cercheremo di fare la nostra partita, senza farci condizionare da altro. Purtroppo abbiamo ancora D’Alessandro fuori per un problema muscolare, e stiamo valutando se considerarlo dopo la sosta, anche Koutsoupias non è al meglio e non è stato convocato, così come Coulibaly. Questo ci lascia con due assenze a centrocampo. Dobbiamo stringere i denti per queste due partite, poi approfitteremo della sosta per ricaricare le batterie.
Credo che i derby debbano essere giocati con entrambe le tifoserie presenti. La rivalità sana e gli sfottò fanno parte del calcio, secondo me tutte le partite dovrebbero essere giocate a porte aperte. Non entro nel merito delle decisioni prese, ma mi dispiace che i nostri tifosi non possano essere accanto a noi in questa trasferta, sarebbe stato davvero importante avere il loro sostegno sugli spalti. Faremo uno sforzo in più anche per loro, che ci seguiranno da casa”.