Catanzaro, Caserta: “Ricevere un coro dai tifosi è un emozione unica. Il mio passato al Cosenza? Dette troppe cose extra-calcistiche”
Le parole del tecnico

Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images - Via One Football
Fabio Caserta, intervistato da Esperia TV, ha parlato del derby vinto col Cosenza, del suo passato coi Lupi e della stagione.
Qui le sue parole, estratte da PassioneCatanzaro.it: “È stata una giornata fantastica, la partita più sentita, la più importante dell’anno per due città. Arrivavamo da una brutta sconfitta, quindi quale miglior occasione per riscattarci. Sono felice e devo ringraziare i ragazzi: insieme ci siamo regalati una grande gioia. Con il passare delle ore, l’adrenalina va via e il giorno dopo, frequentando la città e sentendo l’umore della gente, la soddisfazione cresce. Non mi aspettavo nemmeno un’emozione del genere. Da quando faccio l’allenatore, non ho mai ricevuto un coro dai tifosi. È stato fantastico.
Il mio passato al Cosenza? Mi dispiace per come è finita la scorsa stagione, perché credo che potessimo fare un bel percorso. Sono convinto che avremmo potuto arrivare anche ai playoff. Comprendo la scelta della proprietà, che ha deciso di esonerarmi, una decisione che non ho mai condiviso, ma ho accettato senza polemiche. Ciò che mi ha dato fastidio non è tanto il discorso lavorativo, ma quello che è stato detto extra-calcio. Non generalizzo, perché a Cosenza ci sono persone per bene che rispettano e mi hanno rispettato.
Accettare Catanzaro non è stato facile, non per la piazza che non si può rifiutare, ma per il fatto che sostituire un allenatore come Vivarini non è semplice. Però quando arrivi in una piazza con una società solida, con un direttore che conosci e che conosce i tuoi pregi e difetti, le basi sono solide. Il nostro obiettivo era la salvezza, che abbiamo raggiunto con largo anticipo. Ora non bisogna guardare ai playoff, ma solo ai risultati che possiamo ottenere nelle ultime 8 partite.
Iemmello è un top player per questa categoria, non solo per come finalizza, ma anche per la qualità che porta nella manovra. È un giocatore di grande esperienza e qualità, ed è un onore averlo nella nostra squadra. Ho la fortuna di avere un gruppo forte e solido. Chi è rimasto dall’anno scorso, insieme ai nuovi, ha creato una bella alchimia.
I tifosi? Il calcio è anche fatto di persone che vivono per la squadra, di tifosi che sono sempre vicini ai giocatori. Personalmente, credo che gli allenamenti a porte aperte siano importanti. Non dimenticherò mai quanto mi ha fatto bene il supporto dei tifosi, soprattutto nei momenti difficili. I veri tifosi sono quelli che ti aiutano, che ti sostengono anche quando le cose non vanno bene”.