22 Febbraio 2024

Cosenza, Caserta: “Cimino e Meroni non ci saranno contro la Sampdoria”

La conferenza stampa

Fabio Caserta, allenatore del Cosenza, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la prossima gara di Serie B contro la Sampdoria, in programma domani sera alle ore 20:30. Di seguito le dichiarazioni del tecnico riportate da TifoCosenza:

L’avversario e la gara d’andata“Il match dell’andata l’abbiamo dimenticato. Lì abbiamo fatto cose buone e meno buone, ma non conta. Quel che ha importanza è la gara di domani. Che coincide con la festa per i 110 anni del club, ci sarà un bel clima. Ma noi dobbiamo cercare di non pensarci, dobbiamo concentrarci sulla partita, contro una squadra che cambia spesso sistema di gioco. È una difficoltà in più nel preparare la gara. Noi dobbiamo cercare di fare la nostra gara, indipendentemente dall’assetto dell’avversario”.

Infortunati “Resteranno fuori sia Cimino sia Meroni, ancora non recuperati al 100%. Rientra Marras. Fontanarosa si è allenato bene come sempre, c’è la possibilità di vederlo dall’inizio. È giovane, è vero che ha commesso qualche errore ma è normale, ha fatto delle buone partite. Abbiamo alternative ma sono tranquillo nell’eventuale scelta di Fontanarosa”.

Infortunio Meroni“Non entro nel merito, in quanto è un problema medico riguardante il flessore. Io alleno i giocatori che mi dà a disposizione lo staff sanitario. Non posso dare una risposta precisa, deve farlo lo staff sanitario. Ha avuto questo risentimento dopo Cremona”.

Cosa temere dalla Sampdoria“All’andata ci hanno messo in difficoltà. Guardando la classifica si può pensare a una squadra in difficoltà ma io guardo le partite e in molte ha fatto molto bene. Il fatto di cambiare spesso il sistema di gioco mette anche in difficoltà all’avversario. Individualmente ci sono giocatori che possono cambiare l’inerzia della partita, così come del resto li ha anche il Cosenza. Sarà una gara giocata a viso aperto, faremo di tutto per vincere. Ci sarà anche una cornice di pubblico che quest’anno ancora non si era vista. Sarà una bella cornice per noi ma anche per la Sampdoria, perché giocare con un pubblico del genere è bello per entrambe. Mi aspetto una partita bella tra due squadre che proveranno entrambe a vincere”.

Condizioni Antonucci e ruolo Mazzocchi“Mazzocchi può fare tutti i ruoli, a mio avviso rende molto di più sugli esterni, lì ha fatto le migliori partite. E ho deciso di usarlo lì a prescindere dall’abbondanza di esterni che abbiamo. È meglio averne di questi problemi per un allenatore, poter scegliere in tranquillità. Sono scelte difficili perché qualcuno resta fuori. Oltre Mazzocchi ci sono Canotto, Marras, Florenzi, Antonucci. Sono tutti bravi. Per me non è importante solo chi gioca dall’inizio ma anche e soprattutto chi subentra. Antonucci non ha i 90 minuti secondo me, deve anche abituarsi a come giochiamo noi. Ma anche lui può fare più ruoli”.

L’entusiasmo“Non è facile isolarsi, soprattutto nei momenti positivi. I ragazzi vivono la città, poi è anche il momento particolare dei 110 anni della storia del club. Dobbiamo essere bravi a isolarci da questo soprattutto nei 90 minuti. La festa la devono fare soprattutto i tifosi. Dobbiamo restare concentrati. Speriamo di fare una grande prestazione, di vincere e di festeggiare con loro”.

Su Tutino“A prescindere dalle caratteristiche di chi gioca vicino Tutino, spesso è stato Voca oppure Forte, può rendere di più con un uomo al suo fianco. Gli crea spazio. Credo che Gennaro sia un giocatore che può fare tranquillamente la Serie A. La partita è lo specchio della settimana, se ti alleni bene lo vedo. Io lo osservo tutti i giorni. Credo sia arrivata la maturità giusta per lui, ha capito. Deve sfruttare quest’anno perché può essere fondamentale per lui. È molto utile alla squadra ma molto di quello che gli riesce, arriva perché è supportato dalla squadra. Ha pochi compiti difensivi, perché per esempio Forte si sacrifica tantissimo. La forza di questa squadra è il gruppo. Lo abbiamo visto, quando abbassiamo l’intensità, la voglia di lottare, vengono fuori i nostri limiti”.

Formazione titolare“Non ho ancora scelto, ho qualche dubbio. Ma tengo sempre conto di chi può subentrare. In ogni gara ce ne sono tre o quattro. Devi tenere conto delle caratteristiche di ogni singolo calciatore. Ci vuole anche fortuna nello scegliere i titolari, poi può variare mezza squadra. Ci sono momenti, come col Pisa, nei quali ho deciso di non cambiare, perché c’era equilibrio. Ma chi sta in panchina ha la stessa importanza di chi sta in campo dall’inizio. Chi subentra, spesso e volentieri è determinante”.