Cosenza, Caserta: “Ho visto una squadra spregiudicata, rimane l’amarezza per il risultato”
Le parole di Caserta post Cremonese-Cosenza
Al termine di Cremonese-Cosenza, nella sala stampa dello Stadio Zini di Cremona è intervenuto il tecnico dei rossoblù Fabio Caserta. Ecco le sue parole, riportate da cuoregrigiorosso.com:
Difficile digerire questa sconfitta.
«Partita a viso aperto della mia squadra, credo di aver visto una buonissima prestazione da parte dei ragazzi. Siamo arrabbiati per il risultato, per non dire altro. Ma ho rivisto le cose che volevo vedere: ho visto un Cosenza aggressivo e spregiudicato, che se l’è giocata 90 minuti contro un avversario forte. Non meritavamo la sconfitta, ma nel calcio accade anche questo: il gol nasce da un errore nostro, bisogna evitarne. Rimangono amarezza e amaro in bocca, bisogna ripartire dalla prestazione. Non era facile venire a Cremona e fare una prestazione così».
La classifica dice che il Cosenza è fuori ancora dai playout. Prestazione buona, ma è allarmante il dato che non arrivano gol in trasferta da settembre.
«Non guardo la classifica, comincerò a farlo a fine marzo. Ora conta poco, preferisco guardare il fatto di tornare alla vittoria. È tanto che manca. Abbiamo creato tanto, anche oggi preso un palo o traversa, bisogna continuare a migliorare. Non bisogna lasciare nulla di intentato, torniamo senza punti ma questo atteggiamento ci porterà lontano. Ai ragazzi bisogna stare vicino, ringrazio ancora i tifosi. Pensiamo alla prossima».
Dopo i primi 10-15 minuti di ottima Cremonese, il Cosenza ha trovato spazio e ha affrontato con coraggio.
«Sapevamo delle difficoltà che potevamo trovare con Vazquez inserito tra i centrocampisti. In settimana abbiamo provato anche il 4-2-3-1 per andare sul play della Cremonese e le loro fonti di gioco e abbiamo fatto benissimo. Potevamo trovare delle difficoltà se facevamo giocare la Cremo dal basso. Sono contento della prova e molto dispiaciuto per il risultato».
Micai arrabbiato con Rispoli in occasione del gol. È questo l’errore?
«La palla era da leggere molto meglio, si poteva evitare l’angolo. Poi di chi fosse l’errore conta ben poco, la colpa è di tutti se prendi gol. E poi gli episodi nel calcio fanno la differenza».