Cosenza, Caso: “Il vero potenziale di questa squadra lo scopriremo con il passare delle giornate. Mi ispiro a Tevez”
CASO COSENZA POTENIALE – Giuseppe Caso, attaccante del Cosenza, ha parlato in sala stampa rispondendo alle domande dei giornalisti. Queste le sue dichiarazioni diffuse da TifoCosenza.it: “L’impatto con la squadra è stato splendido, derivante soprattutto dal gruppo, dalla tifoseria e dalla società. Sono davvero contento di come sia iniziata questa stagione. Mi sento oltremodo a […]
CASO COSENZA POTENIALE – Giuseppe Caso, attaccante del Cosenza, ha parlato in sala stampa rispondendo alle domande dei giornalisti. Queste le sue dichiarazioni diffuse da TifoCosenza.it:
“L’impatto con la squadra è stato splendido, derivante soprattutto dal gruppo, dalla tifoseria e dalla società. Sono davvero contento di come sia iniziata questa stagione. Mi sento oltremodo a mio agio in squadra, così come gli altri ragazzi. Nel modulo di gioco mi trovo molto bene, il ruolo di seconda punta mi riesce bene ma posso svariare anche in altre posizioni.
A quale calciatore mi ispiro? Da piccolo Tevez, perché era una seconda punta. Quando mi sono spostato sull’esterno forse erano altri, ma essendo tornato in questo ruolo, direi proprio Tevez. Mi trovo bene in entrambi i ruoli, non ho una preferenza, anche perché il mister mi permette di spostarmi sull’esterno.
Il potenziale della squadra lo possiamo scoprire di gara in gara, possiamo solo aspettare. L’intesa sta crescendo con tutti. Con Gabriele Gori ci conosciamo da tanti anni, abbiamo giocato insieme a Firenze e Arezzo, quindi c’è una maggiore intesa. Ma sta crescendo con tutti i compagni.
Il lavoro si giudica in base a quello che fai in campo, come ha detto il mister è presto per trarre un vero e proprio bilancio. Fin qui abbiamo fatto bene, ma è ancora lunga e dobbiamo impegnarci in ogni gara. Il singolo viene fuori quando la squadra fa bene, pensiamo al bene del gruppo, poi gli obiettivi personali sono una conseguenza.
C’è sempre da migliorare. Se qualche volta non ho passato la palla a qualche compagno è stato solo perché ho valutato di poter calciare con efficacia, ma chiaramente bisogna stare attenti.
Sto lavorando su vari aspetti, seguendo gli insegnamenti del mister. Gioco da quando avevo cinque anni e ne avevo nove quando sono arrivato alla Fiorentina. Lì ho imparato tanto e sono cresciuto ulteriormente al Genoa.
Al calcio penso continuamente, guardo partite tutti i giorni. Ho sempre sognato di giocare nel Barcelona, la mia prima maglia è stata quella. Ma chiaramente ora sono al Cosenza e penso solo ai rossoblu”.