Perugia, Castori: “Abbiamo il fuoco dentro, contenti del Barbera pieno. Mercato? Siamo ancora incompleti”
CASTORI PERUGIA PALERMO – Fabrizio Castori, tecnico del Perugia, è intervenuto in sala stampa alla vigilia del match inaugurale del campionato degli umbri, in programma domani sera al “Barbera” di Palermo. Queste – riprese da CalcioGrifo.it – le dichiarazioni del trainer marchigiano: “Ci siamo, era ora! Abbiamo fatto passi in avanti rispetto a Cagliari, siamo migliorati […]
CASTORI PERUGIA PALERMO – Fabrizio Castori, tecnico del Perugia, è intervenuto in sala stampa alla vigilia del match inaugurale del campionato degli umbri, in programma domani sera al “Barbera” di Palermo. Queste – riprese da CalcioGrifo.it – le dichiarazioni del trainer marchigiano:
“Ci siamo, era ora! Abbiamo fatto passi in avanti rispetto a Cagliari, siamo migliorati nella condizione e abbiamo recuperato Angella, oltre a Curado che in Sardegna era squalificato. Il quadro generale è migliorato”.
Sul mercato
“Non dico niente di strano se affermo che siamo ancora incompleti. La società lo sa, direttore e presidente cercheranno di concludere il prima possibile. Luperini? Non ci siamo solo noi, non ci piace creare forti illusioni. L’ho avuto a Trapani, una mezzala dinamica e strutturata, forte nel gioco aereo e capace di fare bene le due fasi. È uno di quei giocatori che si fanno sentire e contribuiscono a tenere la squadra forte e aggressiva”.
Sui rosanero
“Non pensiamo agli altri, ma pensiamo a noi stessi, mi interessa che diventiamo squadra, la nostra identità di gioco. Il fatto che il Palermo ha cambiato allenatore incide poco, per questa gara manterrà organico inalterato. Affronteremo uno squadra di tutto rispetto e con un grande allenatore come Corini, che è furbo quando dice che siamo più avanti di loro. Non so su che basi lo dica, non ci sono riferimenti se non una partita di Coppa Italia. È un po’ presto per dirlo. Non ho mai vinto contro di lui? Non bado a queste cose, ma se è così c’è sempre una prima volta”.
Sulla bolgia del Barbera
“Anche noi siamo contenti che ci sarà uno stadio pieno, abbiamo il fuoco dentro: più il clima è caldo più noi riusciamo a fare la prestazione. Il clima avverso stimola comunque un calciatore. Il calcio è uno spettacolo e se le persone possono godere dello spettacolo , dopo due anni di stadi vuoti siamo contenti”.
Sul calore del tifo perugino
Le responsabilità sono abituato a prenderle. L’attesa crea adrenalina, attenzione e motivazione, Perugia è una piazza importante, sono grato per come sono stato accolto ma bisogna rispondere alla gratitudine con i risultati. L’obiettivo è quello che settimana dopo settimana saremo in grado di crearci. Sarà il campo a stabilire gli obiettivi. Mi interessa che la squadra cresca e migliori partita dopo partita. In valigia mi porto entusiasmo e passione, la forte motivazione di essere approdato in una società dal blasone importante”.
Sulla filosofia di gioco del tecnico
“Il mio calcio ha ritmi infernali per 90 minuti ed è fatto per gente che vuole arrivare, che accetta con entusiasmo la fatica. Motivazioni e fame sono alla base. Di ragazzi ne ho lanciati tanti. Quando un giocatore ha la possibilità di confrontarsi con un campionato importante ed è giovane può solo crescere. Per una società è una risorsa ricorrere a giocatori con gente di categoria inferiore e con voglia di affermarsi”.
“Sono figlio di operai, i soldi a casa mia non rappresentano tutto nella vita, a maggior ragione nel calcio. Ho allenato le cosiddette provinciali dove contano la fame dei giocatori e le idee dell’allenatore. Nasco da una famiglia povera, mia mamma si alzava a 60 anni e andava a lavorare in fabbrica. Ci sono altre risorse oltre al denaro per arrivare ai risultati. Pensiamo a fare il nostro campionato con dignità, orgoglio e convinzione”.
Sull’undici anti Palermo
“Non possiamo essere al 100 per cento ed è normale. Anche per le altre vale lo stesso. La formazione? L’ho scelta dopo l’ultimo allenamento. Ho le idee chiare”.