29 Febbraio 2024

Bari, l’ex Cavasin è fiducioso: “A Iachini serve tempo. Obiettivo promozione ancora valido”

La carica dell'ex difensore dei 'Galletti'

Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images - Via One Football

L’ex difensore del Bari Alberto Cavasin, che ha vestito la maglia dei Galletti tra il 1983 e il 1986, ha parlato ai microfoni di tuttobari.com riguardo alla situazione in casa biancorossa, soffermandosi anche sul futuro e su mister Iachini:

“Sicuramente è uno che sa il fatto suo, porta qualità al Bari che è in ottime mani sotto l’aspetto della conoscenza. Darà un’identità alla squadra: ha subito fatto due vittorie perché sa toccare le corde giuste sull’aspetto motivazionale, poi in due partite i risultati non sono arrivati e la squadra ha tentennato, ma ci sta che in questo percorso venga tutto in maniera naturale e che il gruppo prenda fiducia. È una situazione per cui ci vuole tempo: le problematiche sono state tante, ma la scelta di Iachini è ottima ed è lui l’uomo giusto per ripartire. È un top assoluto e in una piazza grande e piena di esigenze è fondamentale che il mister abbia un pedigree che parla da sé. Ha tutti i crismi per essere dove si trova e per reggere le ambizioni della società”.

“Si viene da due minuti dalla A. Quando si riparte si volta completamente pagina, come dimostra il Napoli che con la stessa squadra ne sta combinando di tutti i colori. Nel caso dei galletti c’è un mercato che è stato fatto male o in ritardo, ma, nonostante ciò, l’obiettivo era quello della promozione, e penso lo sia ancora. Ci sono squadre più forti e più importanti, ma il Bari per me può ancora essere competitivo sul piano tecnico per andare ai playoff per giocarsela. Il gap per raggiungerli non è elevatissimo e l’allenatore ha la possibilità di sistemare la squadra sotto tutti i punti di vista e prepararla per affrontarle tutte e puntare alla Serie A. A gennaio hanno provato a migliorare la squadra e c’è ancora tempo per valutare ciò che è stato fatto nell’ultimo mercato. L’allenatore fa parte dei cambi che la società ha fatto per portare a casa dei risultati, e sarà il campo nei prossimi mesi a dare dimostrazione dei loro obiettivi”.

“Il giocatore fa un lavoro meraviglioso, fa un lavoro che si chiama gioco e va su un palcoscenico ogni sette giorni. Tutti lo vorrebbero, persino la persona più umile vorrebbe essere protagonista per un giorno. Hai scelto questo lavoro? Vatti a divertire perché è una roba bella, non una pesante, quindi dimostra a tutti chi sei”.